Ue all’Italia: dubbi sul decreto Unicredit-Banco Bpm. Salvini: “Non rompano le scatole”

La Commissione europea contesta i poteri speciali esercitati dal governo italiano sull’operazione Unicredit-Banco Bpm. Palazzo Chigi: “Risponderemo in modo costruttivo”. Salvini attacca Bruxelles

A cura di Redazione
14 luglio 2025 14:15
Ue all’Italia: dubbi sul decreto Unicredit-Banco Bpm. Salvini: “Non rompano le scatole” - © Ansa
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La Commissione europea ha inviato una lettera al governo italiano sollevando dubbi sulla compatibilità del decreto del 18 aprile 2025, che impone obblighi specifici all’operazione di acquisizione di Banco Bpm da parte di UniCredit, con l’articolo 21 del regolamento Ue sulle concentrazioni. Secondo Bruxelles, tali obblighi potrebbero costituire una violazione del diritto comunitario.

Il portavoce della Commissione, Thomas Regnier, ha affermato che “ci sono dubbi sul fatto che il decreto soddisfi le condizioni previste dalla normativa europea”. Il regolamento Ue consente agli Stati membri di intervenire in casi specifici, ma solo per motivi legittimi come la sicurezza pubblica.

La reazione del governo italiano non si è fatta attendere. Palazzo Chigi ha assicurato una risposta collaborativa, sottolineando che le motivazioni del decreto sono già state ritenute legittime dai giudici amministrativi italiani.

Più duro il commento del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, che ha invitato l’Ue a occuparsi “di cose serie” come i rapporti con gli Stati Uniti, invece di “rompere le scatole” all’Italia su banche e normative interne. Salvini ha ribadito che il sistema bancario è un asset strategico nazionale e che l’Italia ha il diritto di regolamentarlo autonomamente.

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