Un borgo emiliano tra il fiume e la rocca: storie e leggende direttamente dal cuore della Valle del Bidente
Cusercoli, borgo dell’Emilia Romagna: castello dei Guidi, chiese romaniche e il ponte medievale nascosto che sorprende ogni visitatore.

Borgo Cusercoli
Immerso nelle colline dell’Appennino romagnolo, il borgo di Cusercoli sorge nel comune di Civitella di Romagna, in provincia di Forlì-Cesena. Questo piccolo centro storico deve la sua fama al Castello dei Conti Guidi, una possente rocca medievale che domina l’abitato e che nel corso dei secoli ha assunto il ruolo di avamposto strategico lungo la valle del Bidente. Dalla sua posizione elevata, la rocca consentiva di controllare l’antica viabilità tra Romagna e Toscana, una via di passaggio utilizzata per secoli da mercanti, pellegrini e soldati. Ancora oggi, le mura massicce e la torre centrale sono visibili da chilometri di distanza e rappresentano uno dei punti panoramici più suggestivi della zona.
Le prime menzioni documentarie di Cusercoli risalgono al X secolo: la sua posizione, sospesa tra la pianura e i passi appenninici, la rese punto di confine e di controllo dei commerci tra Toscana e Romagna. Il castello, rimaneggiato più volte nel corso dei secoli, conserva ancora mura perimetrali, torri angolari e una corte interna che oggi ospita eventi culturali, mostre temporanee e rievocazioni storiche medievali che attirano visitatori da tutta la regione. Accanto alla rocca si sviluppa il nucleo del borgo, caratterizzato da vicoli stretti, case in pietra a vista e scorci panoramici mozzafiato sulla valle del fiume Bidente, che scorre ai piedi del colle e che nei periodi di piena crea giochi d’acqua spettacolari visibili dal camminamento superiore del castello.
Chiese romaniche e leggende popolari
Cusercoli è anche noto per la Chiesa di San Bonifacio Abate, edificio romanico che custodisce preziosi affreschi medievali e opere lignee policrome di notevole valore storico. La tradizione locale racconta che proprio qui venissero benedetti i pellegrini diretti verso la Toscana e l’Umbria, seguendo antichi cammini di fede che si snodavano tra i valichi appenninici. A breve distanza sorge anche la Pieve di San Martino in Strada, un ulteriore esempio di architettura romanica che testimonia il radicamento religioso e culturale di quest’area, un tempo importante punto di riferimento per le comunità rurali circostanti.
La storia del borgo si intreccia con suggestive leggende popolari legate al fiume Bidente: si narra che nelle notti di piena l’acqua “canti” lungo le gole sotto la rocca, un fenomeno acustico dovuto alle cavità naturali scavate dall’erosione millenaria, ma che nei secoli ha alimentato racconti di spiriti erranti e miracoli improvvisi tra i viandanti. Alcune cronache orali tramandano di luci misteriose avvistate lungo le rive e di suoni simili a campane provenienti dal fondo del fiume, elementi che hanno contribuito a costruire l’aura di mistero che ancora oggi circonda questo luogo.
Oltre al fascino storico e leggendario, Cusercoli offre anche uno scenario naturale di grande valore: i percorsi escursionistici che costeggiano il Bidente e salgono verso la rocca permettono di ammirare panorami a 360 gradi sulle vallate romagnole e, nelle giornate limpide, persino scorci dell’Adriatico. Questo connubio di storia, natura e folklore rende Cusercoli una meta ideale per chi cerca un turismo lento e autentico, lontano dai circuiti più affollati ma ricco di sorprese e tradizioni secolari.