Un destino che affascina ancora oggi | La verità mozzafiato del Castello di Formigine
Scopri il Castello di Formigine: da rocca del XII sec. a museo multimediale, con installazioni artistiche e leggende del Drago Camillo.

Nel cuore di Formigine (MO), a pochi chilometri da Modena, svetta una fortezza millenaria che ha visto trascorrere più di mille anni di storia: il Castello di Formigine. Sorto originariamente come presidio difensivo nel XII secolo, è stato trasformato, restaurato e rivitalizzato fino a diventare oggi un museo multimediale, centro culturale e location d’eccellenza. In questo articolo esploreremo le vicende che hanno plasmato il castello, i misteri e le curiosità che lo rendono unico e le sue funzioni attuali che lo arricchiscono di vitalità.
Dall’antica rocca alla residenza signorile
Le prime testimonianze del castello risalgono al 1201, quando il Comune di Modena decise di edificare un castrum a difesa del confine con Reggio Emilia, probabilmente innalzando una torre accanto a una pieve dedicata a San Bartolomeo. Le scoperte archeologiche di Sauro Gelichi dell’Università Ca’ Foscari hanno dimostrato che il nucleo originario potrebbe risalire addirittura al X secolo, comprendendo un cimitero medievale, tracce della pieve e un villaggio sorto attorno alla cinta muraria.
Nel XIV secolo, sotto la famiglia Adelardi e Azzo da Castello, le mura furono rinforzate. Il vero cambiamento giunse nel 1405, quando Marco I Pio, vassallo di Nicolò III d’Este, trasformò il maniero in una sontuosa residenza signorile: nacquero il palazzo marchionale, la torre dell’orologio e fu spostata la popolazione fuori dal perimetro murato. Alla sua morte, nel 1599, il castello passò agli Estensi e poi ai Calcagnini, con destinazioni d’uso come carcere nel XVIII secolo.
Rinascita moderna: museo, installazioni e eventi
Danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale, il castello fu acquistato dal Comune e sottoposto a un restauro profondo che portò alla riapertura nel 2007 . Oggi ospita un Museo multimediale ideato da Studio Azzurro, con contenuti interattivi che ripercorrono la sua storia millenaria. All’interno trovano spazio installazioni artistiche permanenti, come i wall drawings di David Tremlett, e la commissione del “Castello Errante”: spettacoli di video mapping proiettati sulle mura, che hanno animato l'estate del 2016–2018.
Curiosità: non solo cultura
Il castello non è solo cultura, ma anche vitalità sociale: tra le sale storiche si svolgono matrimoni civili, eventi, concerti, convegni, e attività didattiche anche per bambini (laboratori, lego-medievali, giochi di ruolo). Al suo interno, il Ristorante Il Calcagnino e un enoteca permettono ai visitatori di gustare le eccellenze locali, mentre un punto FAI ne promuove la valorizzazione anche per il turismo nazionale.
Dentro la Corticella, tra torre nord-est e sud-est, si narra la leggenda del “Drago Camillo”, un’antica figura mitica che avrebbe popolato i sotterranei del castello. Ogni anno, durante le “Rievocazioni Medievali”, viene allestito il suo fantoccio con spettacoli e fuochi.