Vendemmia anticipata e penalizzata dalla siccità. Coldiretti:"ma il vino sarà ottimo"
La raccolta delle basi spumante è ormai giunta al termine, si stanno raccogliendo in questi giorni i vitigni precoci per la realizzazione dei vini fermi. Seguiranno i vitigni autoctoni come la Rebola.


L’inizio della vendemmia 2024 nei vigneti del riminese, anticipata almeno di circa 10 giorni, riscontra le stesse criticità delle altre coltivazioni a causa di una stagione particolarmente siccitosa con alte temperature e scarse precipitazioni, penalizzata dall’aumento dei costi di produzione.
Le aziende hanno iniziato le prime fasi di questa vendemmia con le uve Chardonnay – spiega Guido Cardelli Masini Palazzi Presidente di Coldiretti Rimini –. La previsione iniziale, in termini quantitativi è di una produzione inferiore di circa il 10-20% rispetto al 2023. Se l’anno scorso una somma di eccessi con prima l’alluvione e poi il caldo torrido è riuscita a pervenire a una sorta di equilibrio che ha permesso un’ottima maturazione dei tannini quest’anno siamo davanti a una situazione diversa.
Nel riminese lo stress idrico e termico – prosegue Cardelli Masini Palazzi si è prolungato per due mesi da metà giugno a metà agosto con temperature largamente sopra media e forte siccità. Le viti forti di un buon sviluppo in primavera sono comunque riuscite ad avere una buona spinta vegetativa dal germogliamento fino alla fioritura e all’allegagione che si è svolta nelle condizioni ideali.
La raccolta delle basi spumante è ormai giunta al termine, si stanno raccogliendo in questi giorni i vitigni precoci per la realizzazione dei vini fermi. Seguiranno i vitigni autoctoni come la Rebola.
Grazie alle precipitazioni di questi giorni e soprattutto grazie all’abbassamento delle temperature, migliorerà il grado di maturazione dell’uva. Un abbassamento delle temperature massime e un aumento dell’escursione termica permetterà di preservare la componente aromatica dei vini che è a rischio a causa delle scarse acidità. Tuttavia si prospetta una qualità molto espressiva sui vini strutturati.
La qualità del vino prodotto si prospetta buona – precisa il Direttore di Coldiretti Rimini Alessandro Corsini – ma anche per questo aspetto come l’andamento della raccolta occorre aspettare le condizioni meteo del resto del mese di agosto e di quello di settembre per confermare le previsioni.
Il nostro vino – conclude il Direttore Corsini – è un patrimonio da tutelare. È il miglior biglietto da visita del settore agroalimentare. Un comparto che genera lavoro e traina parte del turismo.
Insiste sulla crisi idrica – Giorgio Ricci, Vice Direttore di Coldiretti Rimini – come evidenziato da tempo da Coldiretti occorre pianificare adesso quelle politiche in grado di garantire un domani all’agricoltura con la realizzazione di bacini e canali per stoccare e distribuire l’acqua.