Venolta, in Alta Valmarecchia e Sestino l'evento che celebra le tradizioni del ballo e della poesia
Venolta 2024 è un’occasione unica per connettersi alle tradizioni orali e al patrimonio immateriale dell'entroterra

Si apre la terza edizione di Venolta – Piccolo Festival Interregionale dei Balli e delle Musiche Popolari di Confine, un evento che celebra le antiche tradizioni di ballo, canto e poesia delle terre al confine tra Emilia-Romagna e Toscana. Per la prima volta in veste interregionale, il festival offrirà quattro giorni di attività culturali, laboratori, veglie e momenti di convivialità per riscoprire e rinnovare le tradizioni popolari del territorio.
Venolta 2024 è un’occasione unica per connettersi alle tradizioni orali e al patrimonio immateriale di queste terre, con l’obiettivo di riportare alla luce e vivere insieme antichi balli come il ballinsei, le manfrine e le furlane. Il festival si propone di far rivivere queste tradizioni nelle feste e nelle comunità di oggi, coinvolgendo artisti, ricercatori e abitanti locali.

Giovedì 14 novembre si inaugura alle ore 18.30 a Casteldelci (RN) presso il Museo Archeologico con un omaggio al cantore Giuseppe Gabrielli per una futura audio-installazione al museo, in collaborazione con Il Borgo della Pace; con Fabiano Tonielli, Sindaco di Casteldelci, Emiliano Battistini ricercatore e Irene Valenti presidente dell’Associazione Chiocciola la casa del nomade. Segue, dalle 19.30 una serata di canti e balli tradizionali con cena condivisa (ligaza, porta qualcosa da mangiare o bere) presso l’Ostello di Casteldelci, ex-scuola Maria Gabrielli.
Venerdì 15 novembre a Badia Tedalda (AR) è in programma alle 20.00 una “Cena Cantata”, dove gli ospiti potranno gustare piatti locali accompagnati da letture e canti tradizionali dal libro A veglia dalla Bice di Bonaccini Marta, con le voci di Medelin Rossi, Ermanno Dori, Emanuele Orcese e Luigina Bragagni.
Intervengono in Ottava Rima Stefano Rossi e Angelo Montini. Letture accompagnate da musica dal vivo. Letture dal poema “L’Orto d’Eliseo” di Tonino Guerra e proiezioni in ricordo di Eliseo Tizzi detto Liséo, contadino e suonatore di fisarmonica, che con la moglie Eva furono gli ultimi abitanti della frazione di Ranco, a cura di Gualtiero Gori. Numero limitato, prenotazione obbligatoria 334 1504829. Menù 25 euro.
Sabato 16 novembre, il festival si sposta a Sant’Agata Feltria (RN) con un ricco programma che parte già dalla mattina.
Dalle ore 10.00 al Teatro Mariani laboratorio con L’Uva Grisa: esercitazioni su canti di tradizione orale raccolti in Valmarecchia, a cura di Gualtiero Gori. Prenotazione obbligatoria 334 1504829, costo 5 euro.
Alle ore 12.30 “Canti in piazzetta” alla Fontana La Chiocciola in Piazza Garibaldi, I Paliotti del Montefeltro: musica popolare e cantastorie. Alle 13.00 alla Trattoria da Bossari “Pranzo canoro” in compagnia dei cantori dell’Uva Grisa, de I Paliotti del Montefeltro e Gildo Montanari. Prenotazione obbligatoria 334 1504829. Menù 25 euro. Nel pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00 “Ballare sul suono e suonare per il ballo”: laboratorio di danze della tradizione locale con la presenza dei testimoni: ballinsei, manfrine, furlane e balli gioco a cura di Thomas Bertuccioli con la partecipazione di Giuseppe Michele Gala, Gualtiero Gori e la Compagnia di Viva el Ball! Prenotazione obbligatoria 334 1504829. Costo 5 euro.
Alle 17.00 si conclude il pomeriggio a Sant’Agata Feltria alla Fontana La Chiocciola in Piazza Garibaldi con “Canti in piazzetta”: restituzione pubblica dei laboratori di canto e ballo della giornata, curati dai cantori dell’Uva Grisa e da Thomas Bertuccioli, con la presenza eccezionale del Cantastorie Angelo Casali in “La ballata di Don Mondaini”.
La sera dalle 21.00 il festival fa tappa a Pennabilli (RN) per la “Veglia danzante” con La Compagnia di Viva el Ball! e la partecipazione di Gildo & Lorenzo, I Paliotti del Montefeltro, Tocosinti, Duo Baguette e altri ospiti a sorpresa… ballinsei, manfrine, furlane, vecchio liscio e balli gioco delle veglie contadine del territorio.
Senza prenotazione, costo 15 euro.
Domenica 17 novembre, l’ultimo giorno del festival si svolgerà a Sestino (AR).
Alle ore 10.00 presso la Biblioteca Comunale “Incontro: Luoghi voci e suoni della memoria collettiva” nel corso del quale Francesco Angelini racconterà il festival di Venolta e le azioni di comunità per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. A seguire, Marco Renzi cura “Il baule del tesoro” presentazione dell’Archivio dell’Istituto Interregionale di Studi e Ricerche della Civiltà Appenninica di Sestino. Alle ore 11.00, sempre in Biblioteca, “La furlana strappata” racconto, immagini e laboratorio didattico su un ballo ritrovato, a cura di Giuseppe Michele Gala e Tiziana Miniati. Prenotazione obbligatoria 334 1504829, costo 5 euro.
Alle ore 13.00 “Pranzo canoro” presso l’Osteria di Travicello con Armonica in Testa, Narciso Valenti dell’Antiata e Giuseppe “Pino” Gabrielli di Palazzo. Prenotazione obbligatoria 334 1504829. Menù 23 euro.
Nel pomeriggio alle ore 15.30 si torna in Biblioteca per la Festa della comunità “Alla Furlanesca, balli in piazza dal passato al reinnesto” con Giuseppe Michele Gala, Loredana Ruggeri e Luciano Crescentini. A seguire Gran Finale del Festival “Ballando la tradizione… che nel farla si rinnova” con L’Uva Grisa a suon di canti, vecchio liscio e altri balli antichi. E un arrivederci collettivo alla prossima edizione.
In collaborazione con Venolta si segnala anche sabato 16 novembre dalle ore 08.30 alle 13.00 “I tesori del bosco: piccolo trekking d’autunno tra Sant’Agata e Monte Ercole”: racconti sui Pasquellanti di Poggio Ancisa ed altre tradizioni in collaborazione con la guida Angire, 10 km percorso ad anello Dislivello 330 -/+. Prenotazione obbligatoria 392 631368, costo 15 euro.
Informazioni e Prenotazioni
Il festival è aperto a tutti. Le prenotazioni per laboratori e pasti sono obbligatorie, eccetto per la serata del Veglione di sabato. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, contattare 334 1504829 (preferibilmente WhatsApp) o scrivere a: [email protected]
È possibile acquistare un abbonamento speciale “Sostengo il festival” per 30 euro, che include l’accesso a tutti i laboratori e alla serata danzante di sabato.
Venolta è organizzato in collaborazione dalle Associazioni Ultimo Punto – Artisti in Piazza Festival e Chiocciola la casa del nomade da un’idea di Piergiorgio Rosetti con il supporto della Consulta scientifica: Giuseppe M. Gala ricercatore, antropologo della danza ed etnocoreologo; Gualtiero Gori ricercatore, etnocoreologo e antropologo della danza etnica, direttore artistico de ”L’Uva Grisa” e del festival “La borgata che danza”; Thomas Bertuccioli ricercatore di danze, canti e musiche marchignole e fondatore dell’associazione Viva el Ball! e con il supporto scientifico di esperti di danza e musica tradizionale.