Vertice Nato all’Aja, Trump rivela: “L’Europa pagherà il suo contributo”
Meloni al fianco di Washington: “Si vis pacem, para bellum”. Verso l’intesa storica sul 5% del Pil per la difesa

Al vertice Nato in corso all’Aja, dove si attende l’accordo storico sul raggiungimento del 5% del PIL da destinare alla spesa militare, emergono segnali di forte convergenza tra Stati Uniti, Europa e Italia. L’iniziativa, da tempo promossa con forza da Donald Trump, sembra aver raggiunto il sostegno necessario all’interno dell’Alleanza Atlantica.
Proprio Trump ha pubblicato oggi un Sms ricevuto da Mark Rutte, attuale segretario generale della Nato. Nel messaggio, Rutte si congratula con l’ex presidente statunitense per il “grande successo” che si sta profilando al vertice, assicurando che “l’Europa pagherà il suo contributo”. Parole che confermano l’impegno crescente dei Paesi europei verso un riequilibrio degli oneri all’interno dell’Alleanza.
Anche l’Italia, per bocca della premier Giorgia Meloni, ha ribadito con fermezza la propria posizione a fianco di Washington: “Sulla difesa io la penso come i romani: si vis pacem, para bellum” – ha dichiarato la presidente del Consiglio, che ieri sera ha avuto un lungo colloquio con Trump durante la cena ufficiale dei leader Nato.
Meloni ha più volte sottolineato la necessità di un’Europa capace di investire seriamente nella propria sicurezza, senza però rinunciare alla storica alleanza con gli Stati Uniti. Il vertice all’Aja potrebbe quindi segnare un nuovo capitolo nelle politiche di difesa comune, con un rafforzamento del pilastro europeo in seno alla Nato.
Il via libera al target del 5% rappresenterebbe un cambiamento radicale rispetto agli attuali impegni, che fissano l’obiettivo al 2% del Pil. Sebbene alcuni Paesi restino cauti, l’asse tra Washington, Roma e le principali capitali europee appare sempre più saldo.
Il summit proseguirà nelle prossime ore, con attese dichiarazioni congiunte e la possibile firma formale dell’accordo sul nuovo standard di spesa militare.