Il segretario Fnsi Lorusso contro Burioni: "No al bavaglio alla stampa né a invasioni di campo"

Sulla rivista del virologo pesarese indicazioni su come informare. "Si limitino a fare il loro mestiere"

Raffaele Lorusso e Roberto Burioni

Il divulgatore scientifico pesarese originario di Casteldelci Roberto Burioni ha scatenato l'indignazione del segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana Raffaele Lorusso, che denuncia come la sua rivista online Medical Facts abbia inserito tra le proposte per riaprire l'Italia anche quella di "Condividere una strategia comunicativa con l'Ordine nazionale dei giornalisti, i maggiori quotidiani a tiratura nazionale nonché le principali testate radio-televisive pubbliche e private per evitare i danni potenziali sia dell'allarmismo esagerato sai della sottovalutazione facilona o negazionista".

«Mascherine per tutti e bavaglio alla stampa: se questa è la fase due dell'emergenza va subito rispedita al mittente, almeno nella parte che riguarda gli organi di informazione», denuncia Lorusso, «questo punto vuole dettare la linea alla stampa italiana. Nessun giornalista di buon senso si sognerebbe di mettere in discussione la competenza del professor Burioni e degli scienziati che collaborano con la sua rivista, ma allo stesso tempo la comunità scientifica deve rispettare il lavoro e la libertà dei giornalisti e degli organi di informazione. Un conto è il contrasto alle fake news, un altro immaginare una regia unica dell'informazione. Sarebbe la negazione del pluralismo dell'informazione, del diritto di cronaca e di quella libertà di espressione che, comunque, non esimono i giornalisti dal rispetto della verità sostanziale dei fatti. Dal professor Burioni e dai suoi collaboratori è bene che ciascuno faccia il proprio mestiere senza invasioni di campo».

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