Sciopero metalmeccanici nel Riminese: traffico bloccato il 29 aprile a Villa Verucchio e San Giovanni

Le segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm di Rimini, rappresentate da Alice Strada, Cristina Palazzi e Carmelo Bellé, hanno proclamato uno sciopero nazionale unitario di 8 ore per martedì 29 aprile 2025. La mobilitazione, accompagnata da manifestazioni provinciali, è stata indetta per sollecitare il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori metalmeccanici e rilanciare l’occupazione e l’industria del settore.

La protesta nasce dal protratto stallo nelle trattative con Federmeccanica, Assistal e Unionmeccanica – Confapi, accusate dai sindacati di non voler riaprire il confronto dopo mesi di inattività. Le organizzazioni sindacali denunciano il tentativo delle controparti di delegittimare la mobilitazione, nonostante l’ampia partecipazione registrata negli scioperi precedenti, tra cui quello del 28 marzo scorso.

Secondo i promotori, il rinnovo del contratto è fondamentale per affrontare la crisi salariale, contrastare la precarietà, ridurre gli orari di lavoro, estendere i diritti e garantire condizioni di lavoro sicure. La piattaforma rivendicativa si inserisce in un contesto segnato da crisi internazionali, calo della produzione e aumento dei costi energetici.

A livello locale, sono previste due distinte manifestazioni con cortei:

Villa Verucchio: ritrovo alle ore 8:30 in Piazzale Risorgimento, con corteo lungo la S.S. Marecchiese fino alla rotatoria tra via Marecchiese, via di Mezzo e via Mondaini. Il percorso sarà ripetuto più volte.

San Giovanni in Marignano: ritrovo alle ore 8:30 presso il parcheggio accanto allo stabilimento Caterpillar in via Malpasso 840. Il corteo proseguirà fino alla rotatoria tra via Malpasso, via dei Castagni e via Case Nuove, con più passaggi sullo stesso tracciato.

I sindacati invitano cittadini, istituzioni locali e rappresentanti politici a sostenere pubblicamente le rivendicazioni dei lavoratori, portando la vertenza all’attenzione dei consigli comunali e del governo locale. Lo sciopero del 29 aprile rappresenta un nuovo capitolo della mobilitazione in corso da novembre 2024, in assenza di un rinnovo contrattuale da oltre nove mesi.