Sondaggio Conflavoro e Riviera Sicura: estate 2025 deludente per il turismo a Rimini
Clienti con meno disponibilità, tariffe più basse e camere vuote: gli operatori chiedono interventi strutturali e investimenti mirati

"Altro che stagione da record": un sondaggio di Conflavoro PMI Rimini e Riviera Sicura su 307 strutture ricettive rivela un luglio difficile, con il 40% degli hotel sotto il 70% di occupazione e tariffe in calo per il 43,3%. Solo il 10,1% dichiara risultati migliori rispetto al 2024, mentre oltre la metà degli operatori ha ospitato una clientela a basso potere di spesa. Previsioni poco rosee anche per agosto. I vertici delle associazioni parlano di crisi strutturale e lanciano un appello: servono investimenti su termalismo, aeroporto e marketing digitale, oltre a misure immediate per sostenere le imprese stagionali più fragili.
La nota stampa di Corrado Della Vista, presidente Conflavoro PMI Rimini
Altro che stagione da record. Chi lavora davvero nel turismo l’aveva detto in tempi non sospetti: l’estate 2025 non avrebbe retto il peso dell’ottimismo da scrivania.
Oggi, i dati lo dimostrano in modo inequivocabile.
Un sondaggio promosso da Conflavoro PMI Rimini e Riviera Sicura, condotto su 307 strutture ricettive del territorio, restituisce una fotografia preoccupante dell’andamento di luglio 2025:
I dati
Occupazione camere luglio 2025: Solo il 10,7% ha registrato un’occupazione oltre il 90% Il 40% delle strutture è rimasto sotto il 70%
Confronto con luglio 2024: Il 53,4% ha registrato un’occupazione inferiore. Solo il 10,1% dichiara risultati migliori
Tariffe di vendita: Il 43,3% ha venduto a tariffe più basse rispetto al 2024, il 15% ha subito un calo drastico dei prezzi
Clientela: Il 57,7% degli operatori ha registrato una clientela a basso potere di spesa
Turismo straniero: Nel 61,9% dei casi, gli stranieri rappresentavano meno del 20% della clientela
Previsioni agosto 2025
Il 36,5% degli operatori prevede un andamento scarso o molto scarso
Corrado Della Vista, presidente Conflavoro PMI Rimini, commenta:
«Lo dico chiaramente: nessun albergatore vuole svendere il proprio lavoro.
Se ci fosse domanda, i prezzi sarebbero più alti. Il problema è strutturale: durante la settimana manca la richiesta. Il mercato ci costringe a svendere per non lasciare le camere vuote. E questa non è una scelta, ma una necessità».
Giosuè Salomone, presidente Riviera Sicura, aggiunge:
«Dati che rispecchiano le nostre previsioni fatte già questo inverno. Era calata drasticamente la ricerca della destinazione Rimini sul web. E minore ricerca poteva portare solo a una minore richiesta. Il problema maggiore, però, sta nel drastico calo delle tariffe, che produce un crollo di fatturato ben più pesante del semplice calo di presenze. Ma i costi fissi per gli operatori, invece, continuano a salire. Se questo trend dovesse mantenersi anche per la prossima stagione, molte attività saranno costrette a chiudere».
Della Vista conclude:
«Va benissimo sostenere il turismo congressuale, sportivo e fieristico, che oggi sta dando ottimi segnali. Ma è il turismo estivo e balneare quello che incide davvero sull’economia del territorio: e quest’anno ha avuto una pressione molto bassa. Le attività stagionali – che vivono in pochi mesi tutto il loro fatturato – sono le più colpite e rischiano di non reggere un altro anno così.
Per questo, tra le priorità, bisogna puntare su investimenti strutturali nel comparto termale e benessere, che rappresentano un’opportunità concreta di destagionalizzazione.
E serve con decisione contribuire agli investimenti sull’aeroporto, perché oggi il mezzo più veloce per raggiungere le nostre località è anche il più richiesto e apprezzato. Se vogliamo rimanere competitivi, dobbiamo essere connessi con il mondo».
Le priorità
Ripensare l’offerta turistica per sostenere i flussi anche durante la settimana, interventi immediati su costo del lavoro, energia e tassazione locale, un piano di marketing digitale mirato, da avviare già in inverno, liquidità per le imprese stagionali, soprattutto familiari, un osservatorio indipendente per monitorare i dati reali e orientare le strategie.