6000 visitatori per Marche Food Festival

Domenica coi fiocchi per Marche Food Festival che ha visto arrivare alle Fiere di Pesaro quasi 6.000 persone. Entusiasti, ovviamente, gli organizzatori tanto quanto gli espositori che hanno avuto anch...

A cura di Redazione Redazione
15 giugno 2009 08:34
6000 visitatori per Marche Food Festival -
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Domenica coi fiocchi per Marche Food Festival che ha visto arrivare alle Fiere di Pesaro quasi 6.000 persone. Entusiasti, ovviamente, gli organizzatori tanto quanto gli espositori che hanno avuto anche la possibilità di fare affari con buyer italiani e stranieri che, insieme agli altri, si aggiravano nei padiglioni. Marche Food Festival ha, dunque, colto nel segno: ha raggiunto due obiettivi, quello di attirare curiosi ed amanti della cucina e quello di diventare un punto d’incontro tra operatori del settore enogastronomico, distributori e buyer.

Diverse aziende sono riuscite infatti a stabilire contatti con buyer italiani e stranieri, contatti che grazie a questa manifestazione potrebbero diventare un interessante business. “Ho avuto contatti con acquirenti tedeschi- racconta Vittorio Speranzini dell’azienda omonima che ha sede a Fano- in particolare hanno apprezzato il vino bianco di mia produzione chiamato Eleonora in onore di mia madre. Ciò che mi interessa non è tanto vendere i prodotti quanto farmi conoscere sia in Italia che all’estero e Marche Food Festival mi ha dato questa possibilità, per questo posso definirmi soddisfatto”.

Maurizio Mauri dell’omonima azienda di Lunano si è invece messo in contatto con un buyer croato rimasto particolarmente colpito dal suo vino di visciole chiamato “Elisir dell’amore”: “Abbiamo fatto assaggiare il nostro vino a questo signore croato e ne è rimasto folgorato tanto che ha voluto che ci scambiassimo i numeri di telefono e gli indirizzi mail per risentirci in futuro. La nostra azienda nasce formalmente nel 2000 anche se è ‘una vita’ che facciamo il vino e l’acquavite di visciole, ma solo 9 anni fa abbiamo deciso di farlo diventare un vero lavoro. Il mio principale obiettivo è quello di farmi conoscere il più possibile non solo nelle Marche, ma anche in altre regioni d’Italia promuovendo questo vino dolce e aromatico che piace soprattutto alle donne, per questo lo abbiamo chiamato Elisir d’amore perché si presta per essere consumato in compagnia di una bella donna come face il Duca Federico da Montefeltro, grande estimatore del vino di visciole” quindi Marche Food Festival nel mio caso ha fatto sì che raggiungessi il mio scopo.  
 
Luca Corvace dell’azienda Pietraviva di Montegiano, frazione di Mombaroccio è stato uno di quelli al quale gli affari sono andati meglio: già durante il primo giorno ha avuto contatti con operatori svizzeri, tedeschi e sloveni, la sua azienda produce olio extravergine, Saba o meglio mosto cotto, salse tartufate, riso di propria selezione, confetture

“Abbiamo incontrato buyer provenienti dalla Svizzera e dalla Germania- spiega Mauro Gatti, dell’Acetaia di Scandiano, azienda della provincia di Reggio Emilia- ma anche della provincia di Pesaro e Urbino, Ascoli Piceno e di altre città marchigiane. Il nostro è un target abbastanza elevato poiché noi produciamo aceto di qualità completamente naturale senza l’aggiunta di sostanze chimiche. A noi non interessa tanto vendere molte bottiglie di aceto quanto stabilire contatti con i buyer, anche perché puntiamo alla qualità, non alla quantità. Marche Food Festival è stata per noi una grande vetrina e siamo contenti dei rapporti che siamo riusciti a creare fino ad ora”.

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