Le reti a doghe sono particolarmente durature e offrono un ottimo comfort

Reti a doghe: quanto durano e quando vanno cambiate

Le doghe in legno non sono eterne

La stragrande maggioranza dei letti moderni è dotata di una rete a doghe in legno, una struttura che funge da supporto per il materasso. Si tratta di un sistema che garantisce prestazioni elevate e costanti nel tempo; le reti di questo tipo, infatti, sono particolarmente durature e offrono un ottimo comfort, in quanto collaborano con il materasso per ammortizzare il peso dell’utilizzatore. Nonostante siano più resistenti delle versioni in acciaio in uso fino a pochi anni fa, anche le doghe in legno non sono eterne: oltre ad avere una durata di ‘vita’ limitata, vi sono diversi fattori che possono contribuire a minarne l’integrità nel corso del tempo. In questo articolo vediamo quando può subentrare la necessità di cambiare una rete a doghe e come scegliere il modello sostitutivo.

Quanto dura una rete a doghe in legno?

Non c’è una risposta univoca a questa domanda. In linea di massima, una rete di buona qualità può essere utilizzata per un lasso di tempo che oscilla tra i 10 e i 20 anni. L’ampiezza del margine è determinato dalla varietà di fattori che possono incidere sulla durata di vita della struttura.

In primo luogo, è necessario valutare l’usura a cui è sottoposta la rete; se il letto viene utilizzato costantemente, anche al di fuori delle ore di riposo, le doghe sono sollecitate maggiormente e la durevolezza della rete cala. Lo stesso dicasi nel caso in cui il letto venga adoperato da una persona robusta o molto corpulenta.

Un aspetto più tecnico ma che incide in maniera altrettanto significativa sulla durata di un sostegno a doghe parallele è la conformazione del supporto; in particolare, le discriminanti sono:

spessore delle doghe: quelle da 8 mm tendono a durare meno rispetto ad altre più spesse; lo standard minimo a cui fare riferimento è 1 cm di spessore;

il numero delle doghe: le reti a 24 elementi sono più resistenti di quelle da 14;

lo schema delle doghe; le reti, da questo punto di vista si differenziano per la presenza, o meno, di un elemento centrale perpendicolare ai listelli in legno.
Per concludere, in linea di massima, una rete è tanto più durevole se le doghe sono di uno spessore adeguato e formano una trama abbastanza fitta da offrire un sostegno uniforme. Anche la qualità del legno, naturalmente, è un fattore rilevante anche se la maggior parte delle reti in commercio è equipaggiata con doghe in faggio.

Quando va cambiata la rete del letto

Per capire se è il momento di sostituire la rete del letto con un modello nuovo è bene prestare attenzione ad alcuni ‘segnali’:

crepe nella fibra legnosa; è il sintomo più evidente di come le componenti in legno abbiano perso elasticità e capacità portante;

deformazione strutturale; quando il piano della rete non combacia correttamente con il materasso, vuol dire che l’integrità strutturale è compromessa. Allo stesso modo, quando la struttura portante della rete comincia ad 'imbarcarsi', vuol dire che non è più in grado di sostenere in maniera uniforme i carichi a cui è sottoposta.

Come scegliere la rete sostitutiva

Quando si ha necessità di cambiare la rete del proprio letto, per prima cosa è bene capire cosa offre il mercato; consultando il catalogo di un e-commerce specializzato come inmaterassi.it ci si può facilmente fare un’idea di quali siano i modelli di reti a doghe disponibili in commercio.

Al netto delle caratteristiche specifiche di ciascun sistema, è consigliabile optare per una rete ortopedica o, in alternativa, una struttura dotata di un rinforzo localizzato per le spalle. La valutazione è perlopiù soggettiva, in quanto deve tener conto delle esigenze personali in fatto di riposo; in ogni caso, la rete deve essere confortevole, né troppo rigida né eccessivamente cedevole.

Rispondi