"Di scemenze ne ho fatte, e tante" ha confessato a Io donna. Ma il passato sembra essere lontano per Alessandro Mannarino, in arte solo Mannarino, romano, 38 anni il prossimo 23 agosto. Oggi è l’astro nascente del cantautorato italiano, e ha pubblicato 4 album: 'Bar della rabbia', 'Supersantos'', 'Al monte', fino ad 'Aprici Cielo', che ha debuttato a inizio 2017 in testa alle classifiche di vendita e ha presto conquistato anche il disco d’oro. L’ex ragazzaccio (ma «niente più spogliarelliste» assicura) ha quasi messo la testa a posto, anche se sono passati tre anni da quando fu arrestato per rissa in un locale di Ostia: voleva difendere la sorella che era stata importunata, ma venne condannato a un anno e sei mesi con la condizionale per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Ai fan (che sono tanti e anche eccellenti) tutto questo poco importa. Dopo i sold out invernali, l’Apriti cielo tour anche in versione estiva va a gonfie vele, e sabato 22 luglio sarà a Cattolica, Arena della Regina. Ad accompagnarlo sul palco: alle percussioni il brasiliano Mauro Refosco (già con David Byrne e Red Hot Chili Peppers), alla batteria Puccio Panettieri, e la band storica: Mauro Menegazzi tastiere, Nicolò Pagani basso, Alessandro Chimienti chitarra, Renato Vecchio e Antonino Vitali fiati, Giovanni Risitano e Paolo Ceccarelli chitarre e cavaquinho, Simona, Ylenia e Azzurra Sciacca cori.

Fenomeno Mannarino, con ‘Apriti cielo’ sabato 22 luglio all’Arena della Regina di Cattolica
NULL