Auto nel Po: Del Re era stato accusato e assolto per abusi
La moglie nel 2018, 'giustizia è fatta, si ricomincia a vivere'

Una brutta vicenda aveva scombussolato l’esistenza di Stefano Del Re, il riminese morto finendo con l’auto nel Po a Casalmaggiore (Cremona) insieme all’ex moglie Lorena Vezzosi. Nel 2016, quando lavorava alla casa di riposo Grassi di Viadana, l’infermiere era stato denunciato da una collega — una ausiliaria di nazionalità straniera — per presunti abusi sessuali ai danni di una 94enne ospite della struttura. Un’accusa che due anni dopo fu totalmente cancellata dal Tribunale di Mantova che lo aveva assolto con formula piena.
“Sono sceso all’inferno e sono tornato — aveva dichiarato Del Re a ‘La Provincia di Cremona’ — soffrendo pene che non auguro veramente a nessuno. Una storia che non potrò mai dimenticare fin dal momento in cui mi stavo recando al lavoro per il mio turno quando sono stato bloccato dai carabinieri appena sotto casa”. Un anno e mezzo di calvario, fino all’assoluzione. “Ho più volte fatto presente alle ausiliarie e ai colleghi le varie mancanze e poi, vedendo che certi comportamenti continuavano, – aveva raccontato Del Re, cercando di spiegare cosa aveva portato alla denuncia – ne ho parlato con la caposala e la dirigenza della struttura. Questo deve avermi attirato delle antipatie. Mai vista tanta cattiveria”. Della vicenda aveva scritto anche la moglie su Facebook, dove aveva postato alcuni articoli di giornali che parlavano dell’assoluzione del marito. “Tutti sono bravi a calunniare, ma pochi riconoscono la bontà” scriveva Lorena Vezzosi nell’aprile 2018, aggiungendo “giustizia è fatta, ora si ricomincia a vivere!”.