Coriano, la ciclabile della discordia: comitato attacca, "un pasticcio"
Critiche al progetto della ciclabile Besanigo-Riccione da parte del comitato Sant'Andrea in Besanigo

Il comitato cittadino Sant’Andrea in Besanigo rilancia le critiche al progetto della ciclabile Besanigo-Riccione, dopo la realizzazione del primo stralcio.
Dito puntato sull’amministrazione comunale di Coriano, che avrebbe snaturato “l’idea originaria(dei cittadini, che hanno presentato una petizione, ndr) di creare un collegamento diretto che procedesse in linea retta, senza deviazioni, tra il centro della frazione di Besanigo e il raccordarsi alla pista ciclabile di San Lorenzo che oggi termina sul piazzale del cimitero riccionese”.
La realizzazione del progetto invece è frutto, attacca il comitato, “di un pasticcio amministrativo” e ha portato a un percorso “che sembra una via Crucis”. Ad esempio, evidenzia il comitato, è stata tagliata fuori la zona commerciale di Sant’Andrea in Besanigo e c’è una parte della ciclabile “che si interrompe nel nulla: la recinzione di una casa privata”.
A suscitare le critiche sono anche i costi: “800.000 euro complessivi, di cui 290.000 euro da Pnrr, 379.000 euro di contributi regionali e altri 126.000 da bilancio”.
“La soluzione di oggi– attacca il comitato – sembra più figlia dell’ostinazione dell’ex sindaco Domenica Spinelli (ora, vice) di portare avanti un assetto che evidentemente è inefficace e fa acqua dappertutto, piuttosto che di un ragionamento sulla realtà. Oggi, ribadiamo, ci troviamo difronte ad un’opera che è un pasticcio amministrativo che non soddisfa nessuno”.