Export, continua la crescita in Regione: a Rimini + 14% per le macchine per il legno. Bene l'abbigliamento

Sono i dati principali contenuti nell’analisi periodica della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo

A cura di Redazione
07 novembre 2023 12:04
Export, continua la crescita in Regione: a Rimini + 14% per le macchine per il legno. Bene l'abbigliamento -
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Buona crescita dei distretti della meccanica (+978 milioni di euro) e dell’agro-alimentare (+219 milioni), mentre calano quelli del sistema casa (-331 milioni) e del sistema moda (-96 milioni). Sono in crescita, rispetto al primo semestre dello scorso anno,13 distretti su 19.

Performance positiva per tutti i distretti della meccanica, guidati dalle Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena (+177 milioni di euro, +52,4%), spinte dalle vendite in Francia che sono più che raddoppiate, nonché dal balzo di flussi verso la Turchia.

Cresce la Food machinery di Parma (+169 milioni, +26,4%), grazie al massiccio aumento dell’export negli Stati Uniti, in Francia, Germania e Messico (primi quattro mercati di riferimento), con un balzo delle vendite in Egitto.

Ottimo l’andamento delle Macchine per l’imballaggio di Bologna (+296 milioni, +24,8%), grazie al successo negli Stati Uniti e dal buon andamento in Francia, Regno Unito, Belgio, Polonia, India, Repubblica Ceca e Irlanda.

Buona performance nel primo semestre per i Ciclomotori di Bologna (+74 milioni, +17,9%) nonostante il calo nel secondo trimestre (-0,8%), grazie al traino di Stati Uniti (+31,1%), Germania (+34,1%), Francia (+24%) Regno Unito (+29,6%) e ad un balzo di vendite in Argentina.

In aumento le esportazioni del distretto delle Macchine per il legno di Rimini (+36 milioni, +14,4%), grazie a Stati Uniti, Polonia, Spagna, Canada, Belgio, Portogallo e Turchia. Le Macchine utensili di Piacenza (+8 milioni, +10,2%) sono spinte dall’espansione delle vendite in Francia e Germania.

Bene la Meccatronica di Reggio Emilia (+218 milioni, +9,2%) grazie di Stati Uniti (+10,3%), Germania (+20,4%) Francia (+15,4%) ed ai i risultati positivi ottenuti in Turchia.

Quattro dei sette distretti dell’agro-alimentare monitorati hanno raggiunto risultati positivi nel primo semestre, solo due presentano esportazioni in calo nel confronto col primo semestre 2022 e un terzo rimane in sostanziale stabilità. Il distretto agro-alimentare che ha conseguito la maggior crescita in valore è l’Alimentare di Parma, che chiude il periodo con un aumento di 120 milioni di euro, pari a +16,4%, ottenuto grazie alle vendite in Germania, Francia, Regno Unito e Australia.

Ottima performance dell’Ortofrutta romagnola (+50 milioni, +17%), sostenuta da Germania (principale mercato che da solo acquista il 36,5% delle vendite estere del distretto), Paesi Bassi, Francia e Spagna. Nonostante l’alluvione che ha colpito la Romagna a maggio il risultato dell’export del distretto nel secondo trimestre 2023 è decisamente positivo (+15,3%; se consideriamo solo le province di Ravenna e Forlì-Cesena il progresso è stato del +4,5%), in virtù lo svuotamento dei magazzini della merce già raccolta. Gli effetti concreti della calamità sulle esportazioni del distretto si potranno meglio valutare nel terzo e quarto trimestre, in quanto sono state fortemente colpite le produzioni ortofrutticole di frutta estiva (nettarine, albicocche e susine) e pere.

Salumi del modenese (+30 milioni, + 7,4%) sono trainati da Francia, Danimarca e dal balzo dei flussi verso Vietnam e Filippine. I Salumi di Parma (+33 milioni, +15,4%) crescono grazie a Francia, Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Paesi Bassi e Spagna.

Salumi di Reggio Emilia (-6 milioni, -4,8%) nonostante la ripresa nel secondo trimestre (+4,1%) restano penalizzati dal drastico calo delle vendite nella maggior parte dei principali mercati di sbocco, in primis Paesi Bassi, Germania), Brasile e Spagna.

Non performanti anche i distretti del Lattiero-caseario: quello parmense (-5,3%), a causa della fcontrazione delle vendite nel primo mercato di sbocco del distretto, gli Stati Uniti (-22,1%), e in Canada, che hanno superato l’aumento delle vendite nei Paesi Bassi e in Portogallo. Quello di Reggio Emilia rimane sostanzialmente stabile (-0,1%): i cali diffusi e specialmente nei Paesi Bassi e Australia compensano l’ottimo andamento nel Regno Unito, Stati Uniti e Spagna.

In calo in entrambi i distretti del sistema casa. Le Piastrelle di Sassuolo hanno conseguito una performance negativa (-318 milioni, pari a -13,2%) a causa del calo delle esportazioni nei primi quattro mercati di riferimento del distretto (Francia, Germania, Stati Uniti e Belgio), non compensata dal balzo di vendite in Algeria.
Mobili imbottiti di Forlì (-13 milioni, -6,3%) hanno risentito del calo in Cina, negli Stati Uniti e in Corea del Sud; non è bastato il buon andamento in Francia.

L’Abbigliamento di Rimini ha aumentato l’export di +12 milioni di euro (+4,9%), grazie alle vendite in Russia (principale mercato di sbocco), in Kazakistan e nelle Filippine.
Anche il distretto delle Calzature di San Mauro Pascoli ha mostrato un dato positivo seppur contenuto (+1 milioni, +0,6%), sostenuto dalla crescita in Russia, Hong Kong, Emirati Arabi Uniti e Turchia, che hanno compensato le perdite negli USA.
In calo invece la Maglieria e abbigliamento di Carpi, (-108 milioni, -34,4%), a causa dell’andamento negativo in Germania, Spagna, Polonia, Stati Uniti, Belgio, Irlanda, Austria, Corea del Sud e Svezia.

Nel complesso, i poli tecnologici dell’Emilia-Romagna hanno chiuso il semestre con export in aumento di 78 milioni, per una variazione tendenziale del 10,6%.

Le esportazioni sono aumentate di 29 milioni di euro per il Polo ICT dell’Emilia-Romagna (+8,6%), grazie agli incrementi registrati negli Stati Uniti, in Germania, Francia e Repubblica Ceca. Il Biomedicale di Mirandola ha registrato un incremento di 56 milioni di euro (+24,6%), grazie ai buoni risultati in Germania, Stati Uniti, Belgio, Svizzera, Svezia, Messico, Canada e Australia. Il Biomedicale di Bologna mostra un arretramento di 7 milioni di euro (-3,6%).

L’andamento delle esportazioni distrettuali risulta buono sia verso i nuovi mercati (+10,7%), trainati da Turchia, India, Algeria e Romania, sia verso i mercati maturi (+5,8%) con Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Spagna e Australia in testa. Tra i principali sbocchi commerciali le contrazioni dell’export più intense (superiori ai 10 milioni di euro) hanno riguardato Cina e Hong Kong, Belgio, Ungheria e Paesi Bassi.

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