Fermato in Grecia il presunto assassino di Villa Pamphili
E' un americano di 46 anni, sostiene di essere il padre della bambina

È stato fermato sull'isola greca di Skiathos il presunto responsabile del duplice omicidio avvenuto a Villa Pamphili, a Roma, dove sabato scorso sono stati trovati i corpi senza vita di una donna e di una bambina di pochi mesi. Si tratta di un cittadino statunitense di 46 anni, con precedenti penali negli Stati Uniti, che – secondo quanto riferito dagli inquirenti – ha dichiarato di essere il padre della neonata.
La donna, al momento, non è stata ancora identificata.
Decisivo per l’individuazione dell’uomo è stato il racconto di un testimone, che lo avrebbe visto litigare con la vittima nei giorni precedenti al ritrovamento dei corpi. Il testimone ha contattato le forze dell’ordine, fornendo elementi utili alle indagini.
L’uomo sarebbe stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza mentre teneva in braccio una bambina vestita con una tutina rosa, poi ritrovata nei rifiuti della zona.
Secondo quanto dichiarato dal procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, sull’uomo “gravano robusti indizi di essere l'autore dell'omicidio della bambina” e sussiste il “ragionevole sospetto” che si tratti di un duplice omicidio.
Le indagini sono ancora in corso, anche in collaborazione con le autorità greche, per chiarire il movente e ricostruire con precisione la dinamica dei fatti.