Incertezza e dazi frenano l'Emilia-Romagna: rallenta l'industria regionale
Nel 2025 la regione è vista in crescita dello 0,6% come nel 2024

Nel 2024, l’industria in Emilia-Romagna ha subito l’impatto delle condizioni internazionali, con produzione e fatturato in calo del 3% circa, ordini interni diminuiti del 5% e un fatturato estero stabile (-0,2%). Tra i settori più colpiti: moda (-8%), metallurgia (-5,1%), e industria meccanica, elettrica e dei mezzi di trasporto (-3,9%), mentre il comparto cibo e bevande è cresciuto (+1,8%).
Secondo Prometeia, l’economia regionale crescerà dello 0,6% anche nel 2025, nonostante le incognite geopolitiche. Per Valerio Veronesi, presidente di Unioncamere, servono investimenti mirati, riduzione dei costi energetici e il coinvolgimento dei giovani. Anche Annalisa Sassi, presidente di Confindustria Emilia-Romagna, evidenzia un moderato ottimismo per le imprese medio-grandi, a fronte di difficoltà per le piccole.
Infine, Intesa Sanpaolo segnala una domanda debole di credito, nonostante tassi ridotti. Tuttavia, ha erogato 1,15 miliardi alle imprese nel 2024 e ha firmato un accordo con Confindustria per 200 miliardi di euro fino al 2028 a supporto della competitività nazionale.