Calcio Promozione, Gabicce Gradara: con la Biagio Nazzaro riparte la corsa alla salvezza
Mister Angelini: 'Da qui in poi sono tutte finali: ci mancano 20-21 punti alla salvezza diretta'

Dopo la sosta natalizia ritorna il campionato di Promozione e il 2024 si presenta in maniera tosta per il Gabicce Gradara con il match casalingo contro la big Biagio Nazzaro, destinata nei pronostici della vigilia a recitare un ruolo importante e ora al sesto posto in classifica con sei punti nelle ultime cinque partite (in trasferta ha collezionato 9 dei suoi 23 punti). E’ il primo di tre ostacoli impegnativi (trasferta a Moie, sfida in casa contro il Fabriano Cerreto gli altri due impegni) che aspettano la squadra di Bebo Angelini chiamata ad inseguire la salvezza diretta che ora è ad una lunghezza.
“Per noi sono tutte finali, partite senza appello in cui siamo chiamati a fare punti, venti-ventuno ad occhio, per raggiungere il più velocemente possibile il traguardo della salvezza diretta – spiega Bebo Angelini – per cui anche contro avversari più blasonati o in condizione di classifica migliori il Gabicce Gradara dovrà cercare di raccogliere il massimo”.
Certo è che il calendario non vi dà una mano…
“La Biagio è una squadra costruita per vincere, la scorsa stagione ha disputato un girone di ritorno eccezionale sfiorando i playoff, ha una rosa importante, di qualità. E’ ferita come noi anche anche se in maniera del tutto diversa perchè immagino si aspettasse di disputare un campionato di vertice. Sarà una partita molto difficile, complicata anche dal punto di vista emotivo in cui la tensione e i nervi la faranno da padroni”.
Come ha utilizzato la sosta natalizia?
“Ci è servita per recuperare energie fisiche e mentali, ma Domini e Franca oltre a Scarpellini sono ancora indisponibili mentre per quanto riguarda Tombari e Bartolini verranno in panchina e spero che in caso di necessità possano darci una mano. Rientra dalla squalifica Gabrielli. Sul piano tecnico e tattico, ci siamo concentrati su un lavoro mirato sui particolari dei nostri principi di gioco, sulla fase difensiva, sulle letture delle fasi di gioco con l’obiettivo di migliorarci”.
Pensa di apportare delle modifiche sotto l’aspetto tecnico tattico?
“Assolutamente no, la squadra ha le caratteristiche giuste per sviluppare i miei principi di gioco. Dopo una fase di reciproca conoscenza e di adattamento, la squadra sta interpretando bene le mie idee”.
Cosa manca al Gabicce Gradara per fare il salto di qualità?
“Abbiamo di che imprecare contro la malasorte per il gran numero di infortuni e per certi arbitraggi come quello dell’ultima partita contro la Pergolese persa in casa per 2-1, eppure non dobbiamo appellarci alla sfortuna e alle decisioni arbitrali; contro la Pergolese ci siamo mangiati cinque occasioni da rete, se avessimo segnato almeno un gol il resto sarebbe passato in secondo piano. Dobbiamo guardare prima di tutto in casa nostra, fare meglio nelle scelte di gioco, nelle letture delle situazioni di gioco, nella fase difensiva in cui pecchiamo talvolta di irruenza, in tanti dettagli che alla fine fanno la differenza. Dobbiamo assolutamente alzare l’asticella del nostro rendimento”.
Ritiene ancora che la lotta salvezza non riguarderà sole le sei ultime formazioni della classifica?
“Certamente, l’esperienza insegna che con un intero girone di ritorno davanti anche le formazioni che ci sopravanzano non debbano sentirsi al riparo, basta un momento di sbandamento per essere risucchiati nella bagarre”.
Nella foto: un attacco del Gabicce Gradara