Calcio Promozione, mister Amati (Stella): 'A Verucchio vogliamo ipotecare la salvezza'
'La mia squadra non si dà mai per vinta, quando va sotto ha la voglia di ribaltare il risultato a costo di prendersi dei rischi'

La vittoria di misura sul San Pietro in Vincoli (1-0) ha riportato il sorriso in casa della Stella reduce da quattro sconfitte di fila – tre in campionato di cui due per 5-1 e una nei quarti di finale di Coppa Italia -: ora a 34 punti la salvezza è più vicina.
Mister Manuel Amati, il successo vi mette ormai al sicuro. Qual è l’obiettivo della Stella?
“Era importante il successo in quello che era uno scontro diretto per la salvezza dopo un periodo no, ora siamo al decimo posto ad una lunghezza dal Civitella,– spiega il tecnico Manuel Amati – Il nostro obiettivo è chiudere al più presto il discorso salvezza e a tal proposito il match di domenica prossima a Verucchio sarà fondamentale. Con i tre punti metteremmo una bella ipoteca a sei giornate dalla fine. Il nostro obiettivo? Migliorare il miglior piazzamento della Stella in categoria, ossia raggiungere l’ottavo posto”.
La trasferta di Verucchio è complicata.
“E’ così, da un lato perché il Verucchio non vince dalla partita di andata proprio contro di noi e da allora ha collezionato solo tre pareggi. Contro la Stella si gioca molte delle sue speranze; dall’altro per le condizioni del terreno di gioco che non favorisce la manovra palla a terra come ci è successo a Classe, Civitella, Castelbolognese. Faremo di necessità virtù”.
Lei ha visto la partita da bordo campo per una squalifica fino al 26 aprile in seguito al turbolento dopo partita di Classe. Come è andata?
“Ho commesso l’errore di entrare nello spogliatoio del Classe, di fronte al nostro, che era a porta spalancata. Alle reiterate provocazioni di un giocatore ho solo risposto per le rime tanto più che era in piedi sul lettino del massaggiatore e non potevo certo colpirlo. Non so spiegarmi il perché di uno stop così lungo. Se avessi menato le mani la mia società, che ha evidentemente accertato la verità dei fatti, credo avrebbe perso dei provvedimenti severi nei miei confronti. Si è valutata l’ipotesi del ricorso, ma il campionato osserva ad aprile due turni di fila di stop, per cui si è ritenuto opportuno non presentarlo”.
La Stella ha subito 58 gol, peggio ha fatto solo la Frugesport. Non sono troppi?
“La Stella è una squadra che per mentalità non si dà mai per vinta, quando va sotto ha la voglia di ribaltare il risultato a costo di prendersi dei rischi: a volte va bene come contro il Cervia United ed il Bakia contro cui abbiamo vinto 5-1, altre volte va male e si beccano passivi pesanti. E’ chiaro che dobbiamo migliorare e in certe zone del campo lavorare meglio, eliminare certi errori che una squadra giovane come la nostra può commettere. Ma per giudicare la Stella a fondo bisogna fare anche altre valutazioni”.
A cosa si riferisce?
“L’altra faccia della medaglia è l’attacco. Per numero di reti segnate siamo il settimo attacco, siamo stati anche il quinto. Mi piace sottolineare la crescita di Marchini, da esterno di centrocampo diventato punta centrale: sei reti la stagione scorsa, ora è a quota 13 che diventano 17 se ci mettiamo i quattro in Coppa Italia. La mia è una squadra coraggiosa, che non ha paura, che gioca a viso aperto con i rischi che ciò comporta, e che cerca sempre di proporre gioco. Il voto in pagella? Per ora un sette e mezzo”.