Commissione sulla Gaiofana e Rimini Calcio: Petracca non c'è. Campi sintetici ok a ottobre
Il presidente della Responsible non è presente alla seduta, come anticipato da altarimini c'è Giorgio Tana

di Riccardo Giannini
La Gaiofana è al centro della riunione della Commissione Consiliare Sport, che si sta svolgendo questa mattina (venerdì 11 luglio). A introdurre i lavori la presidente Annamaria Barilari. Presenti tra il pubblico anche i tifosi biancorossi, che hanno "rumoreggiato" quando sono stati nominati Stefano Petracca e Stefania Di Salvo, rispettivamente presidente di Responsible e n.1 del Rimini Calcio, venendo ripresi prontamente dalla presidente Barilari. I vertici del Rimini sono assenti all'appuntamento: come anticipato da altarimini.it, a guidare la delegazione della società, vincitrice del bando del Comune, c'è il direttore dello sviluppo commerciale Giorgio Tana.
I primi relatori sono gli assessori Michele Lari e Mattia Morolli. Poi tocca a Giorgio Tana. "È un momento particolare per l'azienda", ha esordito Tana, che sta illustrando il progetto della cittadella dello sport, ribattezzata Responsible Healt and Performance Center. Momenti di tensione durante il discorso di Tana, interrotto due volte. Interviene la presidente Barilari: "Tana risponderà alle domande dei commissari".

Ora parla l'architetto Alessandro Ferragalli, che illustra lo stato dei lavori. Anche Ferragalli viene interrotto dal pubblico, che alza la voce chiedendo chiarezza sul futuro della squadra di calcio: riuscirà a partecipare al prossimo campionato di C? Intanto Ferragalli illustra il progetto. I campi da calcio in erba naturale avranno un moderno sistema di irrigazione che recupererà l'acqua piovana. Per fine agosto saranno completate alcune parti della cittadella, compresi i parcheggi: la struttura sarà operativa, in parte, dall'autunno. A ottobre infatti saranno completati i campi sintetici, mentre per i campi in erba naturale ci sarà da aspettare: semina a settembre, saranno pronti per dicembre.
Intanto la Barilari alza la voce ancora..."Questa è una commissione consiliare sulla Gaiofana", piuttosto seccata. C'è tensione. D'altra parte è comprensibile: i video della Responsible sulla cittadella usano termini che certamente mal si addicono alla situazione della squadra di calcio...
Prende parola l'architetto Marco Berardinucci. "Abbiamo trovato difficoltà tecniche e amministrative, superate nel tempo tutti insieme", dice, riferendosi al fatto di aver ereditato un'area in cui era stato avviato un progetto, con strutture incomplete. “Ad oggi – spiega – lo stato di avanzamento dei lavori è al 30,92%, una percentuale in linea con il crono programma. gli interventi riguardano il parcheggio, su cui insiste l’impianto fotovoltaico, i sottoservizi con le strutture di recupero delle acque piovane utili anche per irrigare i campi, si sta lavorando al fabbricato principale, sia all’esterno sia agli interni. La scorsa settimana abbiamo chiuso preventivi per opere fondamentali per la realizzazione del centro, quali infissi, pavimentazione esterna, sanitari. Per l’autunno potremo essere nelle condizioni di mettere in funzione parte della struttura, con i campi sintetici completati e la semina dei campi naturali”.
“Stiamo lavorando alacremente per rispettare il cronoprogramma al 31 dicembre 2025 e tagliare il traguardo nei tempi – aggiunge Berardinucci - ma non è escluso che ci possa essere una proroga anche in considerazione della complessità dell’intervento e degli imprevisti che si possono verificare nel corso dei lavori. L’obiettivo è quello di arrivare al collaudo di una parte del centro, per poter iniziare a fare attività prima del termine completo dei lavori. Sull’avanzamento dei lavori c’è controllo incrociato e continuo non solo dell’Amministrazione comunale, ma anche del ministero e dell’Unione Europa in quanto co-finanziamento dei fondi europei”.
Si apre la discussione. Ecco Matteo Angelini (Movimento 3V), che è anche un gran tifoso del Rimini. "Vi ricordo che l'oggetto è il centro sportivo della Gaiofana", puntualizza Barilari. "La situazione è critica: ci avete parlato di muri, campi. Il progetto è bello e ambizioso. Ma non ci avete parlato del cuore del progetto: nessuno di voi ha parlato di Rimini Calcio. Quel centro nasce dalla Rimini Calcio. Penso che sia importante parlarne, anche se è difficile in una situazione del genere. Facile parlare quando si prendono i meriti, difficile quando ci sono problemi grandi. Ma è questo che fa la differenza, anche per un'amministrazione comunale, metterci la faccia in questa situazione", dice Angelini, che a quanto pare non ha ascoltato il monito della presidente di commissione. Ma non biasimiamo Angelini, tutt'altro. Ora il consigliere parla delle "legittime proteste dei tifosi, che avvengono in maniera civile. Anche se oggi la tensione è altissima ed è difficile stare zitti". "Nel centro deve allenarsi e deve vivere la Rimini Calcio: non può esistere il centro della Gaiofana senza il Rimini Calcio. Va tutelata, salvata e va curata", aggiunge il consigliere, che chiede conferma sull'utilizzo, da parte del Rimini Calcio (prima squadra e settore giovanile) non appena i campi saranno agibili. La Barilari redarguisce Angelini e si scatenano le proteste del pubblico: in realtà la domanda del consigliere 3V è stata piuttosto pertinente. "Un architetto e un direttore lavori non possono parlare di altro", replica la presidente della commissione.
Tensione altissima. "Chiudiamo la commissione qui", minaccia Barilari. "Buffoni, sono già scappati da Rimini", le parole del pubblico. "Centro sportivo per chi, stanno scappando tutti", ancora il pubblico. "Ci saranno altri momenti, gli assessori risponderanno", prende parola la presidente del Consiglio Comunale Giulia Corazzi. Difficile che possano però arrivare risposte sul futuro del Rimini Calcio: lo stesso sindaco ha ammesso di non saperne nulla sulla situazione di difficoltà della squadra biancorossa. Corazzi prova a mediare con la tifoseria: "Abbiamo bisogno di mandare avanti i lavori della commissione. Se andiamo avanti qualche risposta arriva". Corazzi in sostanza media. Adesso prende parola il consigliere Nicola Marcello. "Non siamo al bar", dice Marcello chiedendo alla Barilari di gestire meglio la situazione. E intanto un altro tifoso alza la voce...Ora parla Marcello che parla di "ecatombe cittadina" riferendosi alle costanti crisi della squadra di calcio dopo la gestione Cocif. "Il centro sportivo, che doveva essere patrimonio della città, è oggi patrimonio di una società privata", rimarca l'esponente di Fratelli d'Italia che critica le amministrazioni comunali targate Pd per la gestione della questione Gaiofana e l'attuale amministrazione per non aver provveduto da sola, con il sostegno dei fondi Pnrr, a realizzare il centro sportivo, senza dover far ricorso ai fondi del privato. Marcello parla infine di settore giovanile: "Ogni volta è quello più penalizzato. I miei figli sono dovuti andare a Santarcangelo, per fare i campionati professionistici. Quando è arrivata questa nuova società, la cosa più grave, da genitore, è che un intero settore giovanile è stato lasciato a casa, a questi ragazzi non è stato nemmeno telefonato. Avete sbagliato a prendere questa strada, se volete fare sport: riferitelo ai vostri colleghi (cioè ai vertici della Responsible, ndr)". Torna sulla Gaiofana con una questione fondamentale. Il Rimini Calcio al momento è della DS Sport Società Benefit, sempre riconducibile alla proprietà della Responsible. "Una volta completato, a chi sarà affidato il centro sportivo? Poniamo che ci sia una nuova società per il Rimini Calcio (non della DS Sport Società Benefit, ndr). È stato un errore affidarsi a due società diverse. La Responsible può affittarlo anche al Cesena o al San Marino".
Ora c'è Marchei, che parla di rispetto: "La presenza dei signori Petracca e Di Salvo sarebbe stata il minimo". Pesanti critiche all'amministrazione comunale riminese e preoccupazioni anche per possibili allagamenti, come avvenuto nel 2023, per le caratteristiche morfologiche dell'area. Cose che Marchei, residente in zona, ha evidenziato dal 2017, come riportato dallo stesso nel suo intervento. Dubbi del consigliere anche sulla possibilità di aprire parzialmente il centro sportivo e di dare accesso quindi ai calciatori "in un cantiere".
Proseguono gli interventi dei membri della commissione. Andrea Pari: "I tifosi non hanno torto. La discussione sul tema va fatta più ampia, tenendo insieme il destino del Rimini Calcio e dello stadio al centro sportivo". Prende parola anche Carlo Rufo Spina: "Quali diritti certi avrà la Rimini Calcio sui campi della Gaiofana? Scollegare i campi dalla Rimini Calcio farà venire meno l'interesse pubblico (requisito fondamentale del bando, ndr). L'interesse pubblico è il calcio per la città di Rimini. Non mi dite che l'interesse pubblico sia fare i campi". Rufo Spina sulla scia di Marcello in sostanza: non è da escludere in futuro che i campi siano affittati a una società calcistica diversa dal Rimini. "I canoni dovranno essere sotto mercato", il monito di Rufo Spina. Gli interventi si chiudono con Stefano Brunori: "Se non ci sarà una Rimini Calcio, per chi verrà utilizzato questo centro sportivo? Se non ci sarà un settore giovanile del Rimini Calcio, cosa servirà la foresteria?".
Le risposte dell'amministrazione comunale e della Responsible
Tra le risposte, brevi e concise, dell'assessore Michele Lari: "Faremo un collaudo del centro per iniziare l'attività il prima possibile (a cantiere ancora aperto, ndr) e poi utilizzarlo nella sua totalità", sulla domanda presentata da Marchei. Poi c'è Tana, che spiega gli intoppi tecnici che hanno portato a uno slittamento delle tempistiche di realizzazione dell'area. Si cercherà di completare il cantiere entro il 31 dicembre 2025, ma questa data prevede anche una proroga, senza perdita dei fondi Pnrr, per alcuni mesi. Totalmente ignorati i richiami alla crisi del Rimini Calcio. Si parla solo di cose tecniche, legate al bando e al cantiere, anche in risposta ai dubbi avanzati dal consigliere Marchei. La Responsible garantisce: terminata la concessione, tra 25 anni, la cittadella sarà riconsegnata al Comune eseguendo le opere di manutenzione straordinaria che eventualmente saranno richieste dall'usura e dall'uso delle strutture.
La commissione va verso la chiusura, senza le risposte chieste sul futuro del Rimini, o con risposte comunque elusive da parte dei rappresentanti della Responsible.