Enel, sindacati contro il nuovo orario: "peggiora la vita di 7000 lavoratori", al via gli scioperi
I sindacati di E-distribuzione denunciano decisioni unilaterali dell'azienda sull'orario di lavoro: proclamati gli scioperi

“In riferimento alla lettera che avete ricevuto giovedì 8 maggio, ci teniamo a sottolineare che non è un testo firmato e non ci risulta essere stato sottoscritto da dipendenti di E-distribuzione di Rimini. Ma a tale riguardo vi confermiamo che esiste una situazione di disagio e di difficili relazioni industriali con l’azienda E-distribuzione, la più grande società del gruppo Enel”.
Così in una nota la Rappresentanza Sindacale Unitaria di E-distribuzione per i territori di Forlì, Cesena e Rimini (Filctem, Flaei, Uiltec Emilia-Romagna), in merito alla lettera recapitata alla nostra redazione e ai sindaci della provincia di Rimini, confermando però la situazione di criticità legata alla decisione dell’azienda (“Imposta in modo arrogante e unilaterale“, commentano i sindacati) di cambiare l’orario di lavoro a tutto il personale operativo sul territorio nazionale, suddividendolo, spiegano i sindacati, “in due fasce orarie sfalsate nonostante l’organico sia già sottodimensionato rispetto agli effettivi carichi di lavoro, ulteriormente appesantiti dai progetti legati al Pnrr e transizione energetica”.
La decisione dell’azienda e la combinazione di questi fattori, rimarcano i sindacati, “porterà senza ombra di dubbio a un peggioramento sulla qualità della vita e bilanciamento di vita lavoro di oltre 7000 persone” e avrà altre conseguenze negative: ad esempio “potrà avere riflessi sulla qualità del servizio reso alla clientela rispetto all’esecuzione dei lavori programmati principalmente richiesti dalle attività produttive”.
Da qui la decisione di proclamare uno sciopero generale di due ore per lunedì 12 maggio e giovedì 29 maggio e uno sciopero delle prestazioni straordinarie dal 10 maggio al 4 giugno, pur con il rispetto dei perimetri di franchigia legati all’elezioni amministrative e ai referendum. Gli scioperi “non avranno ripercussioni sostanziali sulla riparazione dei guasti rispetto ai quali il personale di E-distribuzione, pur ridotto ai minimi termini, non ha mai fatto mancare la propria operatività e professionalità”.
Tornando alla lettera pubblicata dal nostro portale, i sindacati precisano: “Ci dissociamo da quanto scritto rispetto alla cosiddetta creazione di una società locale di distribuzione energetica poiché proprio la dimensione nazionale di E-distribuzione consente quel mutuo soccorso che in diverse occasioni ha permesso di intervenire in situazioni emergenziali al di fuori del proprio territorio abituale, come avvenuto ad esempio in occasione dell’alluvione in Romagna del maggio 2023″.
I sindacati rassicurano la popolazione: “Come abbiamo sempre fatto cercheremo di svolgere il nostro prezioso lavoro anche nei casi di emergenza, ma non possiamo consentire che l’attuale management di E-distribuzione proceda unilateralmente con azioni che peggiorano inutilmente la qualità di vita dei lavoratori e di conseguenza delle loro famiglie”.
Rispetto a queste criticità, i sindacati promuovo anche una campagna social con gli hashtag #EnelDispone #ilSindacatoSiOppone.