Fermate la realizzazione delle maxi-pale in Montefeltro. Pugno duro degli ambientalisti con il Ministero

Siamo al limite dell'assurdo". Istanza a ministero dell'Ambiente e Regione Toscana

A cura di Redazione
20 luglio 2023 14:54
Fermate la realizzazione delle maxi-pale in Montefeltro. Pugno duro degli ambientalisti con il Ministero - La Monna Lisa circondata dalle pale eoliche (foto di Italia Nostra)
La Monna Lisa circondata dalle pale eoliche (foto di Italia Nostra)
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Ambientalisti e associazioni di tutela del patrimonio culturale schierati contro l'”assalto scriteriato di pale eoliche in alta Valmarecchia e Valtiberina, area corrispondente “allo storico Montefeltro” tra Toscana, Marche e Emilia Romagna. “Fermate la realizzazione di 52 giganteschi aerogeneratori” si chiede in un’istanza al ministero dell’Ambiente e alla Regione Toscana da Italia nostra do Firenze e Valmarecchia, Wwf di Rimini e Forlì-Cesena, Mountain Wilderness Italia, Club alpino Toscana, I Cammini di Francesco in Toscana, Gruppo di intervento giuridico, D’la dè Foss (Al di là del Fosso), Altura e i Gruppi Crinali Bene Comune in Valmarecchia e Appennino sostenibile in Toscana. “Siamo al limite dell’assurdo – affermano -. Sono ormai 9 i progetti di impianti eolici di taglia industriale presentati a catena, nell’arco di pochi mesi, la cui localizzazione ricadrebbe nell’area di grande interesse paesaggistico ed ambientale compresa fra alta Valtiberina e Valmarecchia”. Una situazione “inaccettabile” sotto più punti di vista: “In primis poiché si tratta di un attacco al territorio meramente speculativo” con interessi economici “solo per pochissimi, ossia per le ditte proponenti e per alcuni proprietari terrieri nonché per il Comune di Badia Tedalda” (Arezzo). Si tratta poi “di un attacco letteralmente ‘selvaggio’, avanzato in totale assenza di coordinamento e pianificazione” tanto “da arrivare alla paradossale situazione di una sovrapposizione di progetti”: “La selva degli aerogeneratori proposti sarebbe talmente fitta e scriteriata che i rotori delle pale, durante il funzionamento, andrebbero in collisione!”. Ancora ci sarebbero “impatti enormi sull’ambiente e sulla stabilità dei versanti, caratterizzati da innumerevoli dissesti e frane come evidenziato nel piano di assetto idrogeologico”. “L’attacco selvaggio genererebbe” poi “un impatto paesaggistico enorme e le zone interessate, con i comuni di Casteldelci, Pennabilli, Sant’Agata Feltria, San Leo, Urbino, Borgo Pace, La Verna, Sansepolcro, Caprese Michelangelo, solo per citarne alcuni, vedrebbero stagliarsi all’orizzonte, insieme alle pale, anche un irrefrenabile processo di impoverimento e difficoltà dell’economia locale legata al turismo e alle attività socio-culturali che si stanno proponendo in questi ultimi anni secondo modelli innovativi e virtuosi di ripopolamento e di valorizzazione del territorio e delle sue risorse”.

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