Il Liceo Einstein celebra il giornalino d'istituto, ospite lo storico preside Prosperi

Il Liceo Einstein celebra il trentennale del giornalino "Utopia" con un convegno

A cura di Redazione
09 maggio 2025 12:41
Il Liceo Einstein celebra il giornalino d'istituto, ospite lo storico preside Prosperi - Liceo Einstein di Rimini ARCHIVIO
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Oggi (Sabato 10 maggio) il Liceo Einstein di Rimini ospita uno speciale convegno per celebrare il compleanno del giornalino studentesco d’istituto.

Per l’occasione sarà presente lo storico preside del liceo Giuseppe Prosperi: alla sua presenza saranno illustrati un numero cartaceo speciale, che riproduce varie pagine per ogni anno scolastico, e un archivio digitale di 156 numeri pubblicati.

Tra i professori che svolgeranno il ruolo di relatore prenderanno parola il coordinatore del progetto dal 2004 al 2021, Maurizio Giuseppucci, e Paolo Facciotto, attuale coordinatore. Altri relatori saranno il dirigente scolastico Christian Montanari e undici ex redatorri degli anni novanta.

Utopia, la storia del giornalino scolastico d’istituto del Liceo Einstein

Giugno 2023: i redattori del giornalino studentesco dell’“Einstein” sono in pizzeria. Serata di fine anno scolastico, apparentemente innocua. Che si fa l’anno prossimo? Proposte, contro-proposte, boh, vedremo: si continua, certo, ma ce la si prende comoda. Sul finale, qualcuno lancia la provocazione: “E se festeggiassimo il trentennale?”. Come come? “Sì, perché il primo numero di «Utopia» è uscito durante l’anno scolastico 1993-1994. Non sappiamo di preciso quando, ma l’anno è quello: stiamo arrivando ai tre decenni”. Interessante.

Bella idea, ma la cosa sembra finire lì. Senonché, durante l’estate si getta l’esca e si perlustrano i social: cercansi redattori e notizie dei primi esemplari del foglio liceale, negli anni Novanta. Alcuni degli “ex” sono già noti alla redazione e forniscono i primi ragguagli. Risultato: «Utopia» è stato fondato nel marzo 1994, un’era geologica fa (erano i tempi, per dire, della famosa “discesa in campo”).

La pesca si tramuta in scavo archeologico, il gruppo si fa consistente e cominciano a fioccare ricordi e notizie: il giornale – in realtà lo si scopre ideato alla fine del ‘93 – raccoglie l’eredità di una serie di giornalini dalle alterne fortune, magari non molto continui nelle pubblicazioni ma sempre “sulla notizia”, tanto più in tema di occupazioni, proteste, autogestioni. Ecco allora riemergere “L’Autogestito”, e poi, andando a ritroso, “Albert News”, “Nevrotica”, “Il sospiro del tapiro”, infine “L’Anonimo Firmato”, antenato di Utopia comparso nel dicembre 1988. E chissà che i palombari non reperiscano qualcos’altro sul fondale.

I redattori iniziano a sentirsi e a vedersi periodicamente con chi li ha preceduti. Ci si conosce, ci si confronta. Comincia la raccolta dei numeri, con l’idea di scansionarli uno per uno e dar vita a un archivio digitale della creatività einsteiniana, che in certi momenti ha dato vita a due testate diverse in contemporanea. Una insolita “recherche” arrivata oggi alla bellezza di 156 (centocinquantasei) numeri digitalizzati e sfogliabili. Ma torniamo ai passi del percorso. Nel 2024 si inizia a progettare un’assemblea pubblica che raduni predecessori e attuali redattori. Un’utopia, appunto, o quasi. L’altra idea è quella di pubblicare un numero speciale che raccolga una selezione di pagine – almeno una per ogni anno scolastico – insieme a interventi, racconti, aneddoti. Mica facile: gli “ex” lavorano, e gli “attuali”, quando non scrivono per il giornalino, vanno a scuola, studiano e fanno i compiti. Alcuni di loro devono diplomarsi.

Per farla breve – perché la gestazione è stata veramente lunga – Giacomo, Anita, Davide, Elena, Marta, Morena, Rebecca e Vera riescono a concludere il lavoro e, con la fattiva collaborazione di ben 60 (sessanta) “anziani”, mandano in stampa un’ottantina di pagine: il fascicolo «Utopia 30» – così si chiama, e pazienza se le candeline da spegnere sono qualcuna in più – sarà presentato, insieme all’archivio digitale, nel corso di un convegno presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico e Musicale “A. Einstein” di Rimini sabato 10 maggio prossimo, dalle 9 alle 11. “Con l’intento non solo di celebrare – dicono i promotori – ma piuttosto di stimolare, in un confronto fra le generazioni, il pensiero critico insieme alle esigenze di informazione, comunicazione ed espressione tipiche del giornalino”.

«Utopia» e i suoi antecedenti sono stati una autentica palestra per le generazioni che si sono susseguite sulle macchine per scrivere e sui ciclostili, sui pc, stampanti e fotocopiatrici, per arrivare fino ad oggi quando il giornale del liceo ha i suoi canali anche su YouTube e Instagram. Il giornalino ha contribuito a formare professionisti ed esperti impegnati oggi nei settori più vari, sparsi per l’Italia e il mondo: professori universitari, insegnanti nelle scuole, educatori e pedagogisti, maestri di effetti speciali digitali e sceneggiatori cinematografici, e naturalmente anche giornalisti. Senza dimenticare chi si è dato alla politica, fra i quali due assessori (per saperne di più, partecipare al convegno).

Ultimo dettaglio da non tralasciare: il nome della gloriosa testata, «Utopia», è una parola da pronunciare, in latino, con l’accento tonico sulla lettera “o”.

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