In tre anni accolti nel Riminese 4137 rifugiati ucraini, il 16,9% del totale regionale
L’accoglienza a Rimini si è sviluppata principalmente grazie alla comunità ucraina già radicata

A tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina, Rimini emerge come una delle principali città dell’Emilia-Romagna per accoglienza di profughi. Con 4.137 rifugiati ancora presenti sul territorio, la provincia rappresenta il 16,9% del totale regionale, seconda solo a Bologna (4.236).
L’accoglienza a Rimini si è sviluppata principalmente grazie alla comunità ucraina già radicata, favorendo un’integrazione che ha permesso a molti di trovare soluzioni abitative e lavorative autonome. Solo 9 persone risultano ancora inserite nel programma di “accoglienza diffusa” gestito da enti del terzo settore, segnale di una forte capacità di assorbimento da parte del territorio.
In tutta la Romagna, un terzo degli ucraini arrivati nella regione ha trovato ospitalità, con numeri inferiori a Ravenna (2.363, 9,7%) e Forlì-Cesena (1.764, 7%). L’Emilia-Romagna, con 26mila rifugiati accolti dal 2022, ha dimostrato una grande capacità di integrazione, trasformando l’emergenza in un percorso di inclusione.