La memoria scolpita nella pietra: Rimini ricorda le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata

Lunedì mattina la celebrazione per le vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata a Rimini

A cura di Riccardo Giannini Redazione
07 febbraio 2025 12:38
La memoria scolpita nella pietra: Rimini ricorda le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata - Biblioteca di Pietra
Biblioteca di Pietra
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Lunedì 10 febbraio alle ore 11, la città di Rimini celebrerà il Giorno del Ricordo alla Biblioteca di Pietra, un monumento emblematico dedicato alle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale.

La cerimonia sarà caratterizzata dalla deposizione di una corona di alloro, alla presenza delle autorità civili e militari, dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, nonché di una delegazione studentesca e delle associazioni Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Comitato Dieci Febbraio e Unione degli Istriani.

Una commemorazione che non solo ricorda le tragiche vicende del passato, ma riafferma l’importanza di mantenere viva la memoria collettiva come fondamento per il futuro.
Come ogni anno, l’evento si svolgerà nel luogo simbolico dedicato all’esodo giuliano-dalmata, ovvero sul nuovo molo, interamente costruito in pietra d’Istria. Un monumento realizzato nel 2014 grazie all’estro dell’artista riminese, nato a Fiume, Vittorio D’Augusta.

“La Biblioteca di Pietra” di Rimini ospita trenta opere letterarie, il cui titolo e autore sono incisi su targhe di ottone montate sui grandi blocchi di pietra. Accanto ai blocchi si erge un leggio musicale che si protende verso il mare, simboleggiando con semplicità e leggerezza il rispetto per la memoria storica.

Le celebrazioni per il Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe proseguiranno in serata con un importante appuntamento teatrale. Lunedì 10 febbraio alle ore 21, il Teatro degli Atti ospiterà la rappresentazione di “Esodo pentateuco #2” (da Esodo di Diego Runco), uno spettacolo scritto da Diego Runco, Chiara Boscaro e Marco Di Stefano.

Attraverso un linguaggio intimo e profondo, il teatro diventa strumento per raccontare una pagina dolorosa della storia recente: l’esodo istriano. Lo spettacolo sottrae la vicenda della città di Pola alle semplificazioni ideologiche, restituendola a una dimensione autenticamente umana. Rudi, il protagonista, è un istriano che non ha mai lasciato la sua terra, ma ha visto partire molti dei suoi concittadini a bordo del piroscafo diretto in Italia. A un bambino di dieci anni racconta la sua esperienza, tra bombe, fughe, zanzare e barche, con un tocco di leggerezza e memoria personale che si intreccia con il destino collettivo.

Sempre in mattinata, alle ore 10, lo spettacolo sarà proposto in forma riservata alle scuole, offrendo agli studenti un’occasione di riflessione su una storia spesso poco conosciuta.

Un altro appuntamento in calendario è previsto per mercoledì 12 febbraio presso la Sala della Cineteca di Rimini, con un doppio evento: alle 10 incontro con Alessandro Quadretti, che dialogherà con gli studenti sulle vicende del confine adriatico.

Seguirà alle 17.30 la proiezione del film “L’ultima spiaggia. Pola fra la strage di Vergarolla e l’Esodo”, presentato da Domenico Guzzo (Direttore ISREC-FC) e Alessandro Quadretti. Il documentario ripercorre la tragedia del 18 agosto 1946, quando un’esplosione sulla spiaggia di Vergarolla provocò decine di vittime tra coloro che assistevano a una gara di nuoto, segnando un punto di svolta nel destino di Pola. Seguirà un dibattito aperto al pubblico.

Il programma, organizzato per mantenere viva la memoria attraverso il teatro, il cinema e il confronto diretto, è realizzato dall’Attività di Educazione alla Memoria, con la collaborazione dell’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia di Rimini e il patrocinio di Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Comitato Dieci Febbraio e Unione degli Istriani.

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