Morti rogo ravennate, nipote non ricorda nulla

Ricorda solo il momento prima dello scoppio, quando si trovava seduto sul divano della cucina, poi nient’altro. E’ quanto emerso dall’interrogatorio di garanzia di Stefano Ciamei, il trentaquattrenne...

A cura di Redazione
13 aprile 2010 19:50
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Ricorda solo il momento prima dello scoppio, quando si trovava seduto sul divano della cucina, poi nient’altro. E’ quanto emerso dall’interrogatorio di garanzia di Stefano Ciamei, il trentaquattrenne arrestato venerdì dai carabinieri con l’accusa di aver provocato l’incendio della palazzina di Castel Bolognese (Ravenna) l’8 dicembre del 2009 quando morirono suo nonno Aureliano Borzatta di 84 anni e la compagna Maria Bellini di 81. Il provvedimento restrittivo su Ciamei è stato firmato solo per l’ipotesi di reato di incendio doloso. Tuttavia l’uomo, difeso dall’avvocato Carlo Benini, è accusato anche di duplice omicidio volontario aggravato dal grado di parentela. Ora si trova ai domiciliari in una casa di cura di Riolo Terme (Ravenna).

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