San Patrignano: dopo Muccioli, gestione di tipo collegiale

“I consigli di amministrazione delle cooperative San Patrignano hanno avviato un piano di riorganizzazione, in chiave espressamente collegiale, della gestione e della governance della Comunità. E’ il...

A cura di Redazione
04 ottobre 2011 16:08
San Patrignano: dopo Muccioli, gestione di tipo collegiale -
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“I consigli di amministrazione delle cooperative San Patrignano hanno avviato un piano di riorganizzazione, in chiave espressamente collegiale, della gestione e della governance della Comunità. E’ il primo passo verso il definitivo riassetto della vita del più grande centro antidroga europeo, nel pieno rispetto dell’identità di San Patrignano e dei valori e principi indicati dal suo fondatore, Vincenzo Muccioli”. Lo riferisce un comunicato della comunità. “Le decisioni assunte – viene spiegato – prevedono il coinvolgimento diretto dei responsabili dei diversi settori e aree della comunità, che in tutti questi anni hanno contribuito, con dedizione e spirito di servizio, all’impegno sociale in favore delle persone emarginate e tossicodipendenti accolte e, dopo il percorso, reinserite a pieno titolo nella società. Nel rispetto di tali linee guida è stato costituito un Comitato sociale della Comunità (San Patrignano Libera Associazione Onlus) composto da 9 componenti in rappresentanza dei diversi settori che compongono la Comunità. Questo organismo collegiale si occuperà di tutte le questioni relative alla vita della Comunità, quali, ad esempio, scelte e decisioni che attengano le caratteristiche generali del programma riabilitativo dei ragazzi della comunità e ai progetti realizzati o programmati da Sanpa. Accanto a questo organismo è stato costituito un Comitato di coordinamento gestionale composto da rappresentanti di tutti gli enti che operano a San Patrignano e da tre componenti esterni, che saranno scelti sulla base delle loro competenze tecniche e professionali. I due organismi opereranno in stretto coordinamento fra loro, con il diretto coinvolgimento di tutti i responsabili delle aree e dei settori della Comunità. Il Comitato sociale indicherà, quindi, le priorità di azione e il Comitato di coordinamento gestionale ne valuterà la congruità con la mission della comunità e la compatibilità sul piano economico”.

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