Cadavere ‘mummificato’ in container: sul corpo della giovane 19enne il dna di un uomo. Probabilmente non era sola
Sul corpo di Maria Pia Galanti, la 19enne trovata cadavere in un container a Santarcangelo il 25 ottobre scorso, è stato isolato il dna di un uomo. A fare la scoperta la scientifica del gabinetto reg...


Sul corpo di Maria Pia Galanti, la 19enne trovata cadavere in un container a Santarcangelo il 25 ottobre scorso, è stato isolato il dna di un uomo. A fare la scoperta la scientifica del gabinetto regionale di Bologna, in aiuto dei colleghi di Rimini: la giovane non era quindi sola al momento della morte. Inoltre sono state estrapolate le impronte digitali dai resti ritrovati che danno sempre più la conferma che quel corpo ritrovato “mummificato” sia proprio quello della 19enne: dalla comparazione del dna con quello dei genitori sembra non esserci alcun dubbio. A questo punto si potrà procedere ai funerali. La ragazza, giovane problematica allontanata da casa perché maltrattava genitori e sorelline, aveva problemi di tossicodipendenza, fumava eroina e secondo alcuni frequentava ragazzi magrebini. Il 30 agosto la ragazza era stata identificata dai carabinieri durante un controllo in un hotel abbandonato e rifugio per sbandati. Il 3 settembre, infine, un testimone, giudice di pace a Rimini, l'aveva vista in via Tripoli e aveva chiamato il 118. Ma lei aveva rifiutato il ricovero, dopodiché le sue tracce si erano perse. Il 16 settembre i genitori avevano denunciato la scomparsa di Maria Pia ai carabinieri.