Novafeltria premia l'atleta di casa Jeky per l'impresa alla ultramaratona Atene-Sparta
Il maratoneta e poliziotto Giacomo Alessi è stato accolto e festeggiato in municipio dall'Amministrazione Comunale
 
                                                            Nella mattinata di oggi, 31 ottobre, il Comune di Novafeltria ha premiato l’atleta di casa Giacomo Alessi, per tutti “Jeky”, per la straordinaria impresa sportiva compiuta lo scorso mese alla 43ª Spartathlon, leggendaria ultramaratona di 246 chilometri che collega Atene a Sparta, con 4.000 metri di dislivello e un tempo massimo di 36 ore per completare la prova.
Il 54enne, poliziotto, di Novafeltria ha tagliato il traguardo in 31 ore e 11 minuti, raggiungendo la statua di re Leonida al 60° posto assoluto e al 4° tra gli italiani, molti dei quali costretti al ritiro (leggi news).
Alessi è stato ricevuto presso il municipio comunale e premiato dal sindaco Stefano Zanchini, che gli ha donato una scultura in bronzo raffigurante un maratoneta, con la scritta: “A Jeky, esempio di forza, passione e determinazione”. A nome di tutta l’amministrazione, gli è stata inoltre consegnata una targa di congratulazioni per il risultato ottenuto e per essere un modello di impegno e sacrificio per tutti gli appassionati di questo sport.
 
                     
                    Una giornata di festa, a cui hanno preso parte, oltre al sindaco, gli assessori Fabio Pandolfi e Monia Amadei, il consigliere Marco Magnani e il presidente della Pro Loco Italo Fabbri, il segretario del Sap Roberto Mazzini e il segretario del Sap di Rimini Salvatore Giglia, insieme ai parenti e agli amici della Maciano Team Runners Asd, che hanno voluto presenziare. Jeky ha ringraziato tutti i presenti, con un pensiero speciale per l’amico Andrea Martignoni e per il figlio Lorenzo Alessi, che lo hanno accompagnato in auto per tutta la gara in Grecia.
 
                    "Questo trionfo – ha detto il sindaco Zanchini a Jeky – è il frutto di un percorso intenso, segnato dalla partecipazione a numerose gare impegnative, come maratone e ultramaratone. Un’impresa straordinaria, non alla portata di tutti."
Il ricordo della Spartathlon resterà indelebile per Jeky. “Il momento più difficile di quel giorno è stata la parte notturna della gara, sotto la pioggia, illuminato solo dalla pila frontale. E poi, a 35 km dalla fine, quando ho dovuto medicare i piedi martoriati”, ha raccontato.
"È una gara – continua Jeky – che devi correre con il cuore, senza mai guardare l’orologio, seguendo il tuo ritmo e senza pensare agli altri. L’importante è portarla a termine, non il risultato finale."
Alessi, che in carriera ha partecipato anche alla Nove Colli, non ha dubbi: “La Spartathlon è un’altra cosa, molto più difficile.”
Ora Jeky si prepara alla prossima sfida: il 15 e 16 novembre affronterà i 144 km del Giro del Lago di Garda, per lui, di sicuro, quasi una "passeggiata di salute".
 15.0°
		15.0°
	 
						 
				 
				