Nuova Marecchiese. Il Governo stanzia 500 milioni di euro ed incarica Anas per il progetto
All'incontro di aggiornamento a Pietracuta presenti tutti i Sindaci della Valmarecchia, assente Il Sindaco di Rimini e presidente della Provincia

di Riccardo Valentini
Nuova Marecchiese: il Governo incarica Anas e stanzia 500 milioni di euro. Incontro molto partecipato quello di ieri sera, mercoledì 26 luglio, a Pietracuta tra i sindaci dell’alta e bassa Valmarecchia e i cittadini per fare il punto della situazione sulla nuova strada. Presenti i sindaci di San Leo (Leonardo Bindi), Verucchio (Stefania Sabba, anche nel suo ruolo di Presidente dell’Unione dei Comuni), Casteldelci (Fabiano Tonielli), Talamello (Pasquale Novelli), Sant’Agata Feltria (Goffredo Polidori), Montecopiolo (Pietro Rossi), Santarcangelo (Alice Parma), Novafeltria (Stefano Zanchini), Pennabilli (Mauro Giannini). Con loro Cristian Maffei, funzionario della provincia di Rimini. Grande assente il sindaco di Rimini e presidente della provincia Jamil Sadegholvaad.

Il Governo ha incaricato Anas di redigere il progetto del nuovo tracciato ed ha stanziato una cifra importante: 500 milioni di euro. E’ quanto è emerso dall’incontro di Pietracuta. Non sono state specificate né tempistiche né ipotesi sul percorso della nuova strada. Da tempo residenti, amministratori e chi per lavoro o per altro si trova a transitare sulla “vecchia” Marecchiese, chiedono un tracciato più snello, sicuro e lontano dai centri abitati. Il progetto redatto a suo tempo dall’arch. Edoardo Preger, aveva trovato il plauso dei sindaci dei comuni dell'”Alta valle” ma non di quelli della “Bassa”. Il nodo cruciale era quello legato al passaggio a Villa Verucchio: le soluzioni proposte non sono risultate utili e sicure per il comune. “I risultati degli studi sono molto diversi se si applicano ad alta e bassa valle” dice la Sindaca di Verucchio Stefania Sabba “i territori hanno una differente antropizzazione, individuare nuovi tracciati diventa molto complicato”.
Si era così arrivati ad un momento di stallo che ora parrebbe superato. Con l’ingresso “ufficiale” di Anas, stabilito dal Governo, gli amministratori locali sono ottimisti sullo sblocco della situazione.
“La nuova Marecchiese diventa ora una delle grandi infrastrutture nazionali” dice Cristian Maffei, funzionario della provincia di Rimini “e dovrà essere necessariamente inserito in una visione d’insieme con la Statale 16”.
“Siamo consapevoli che la soluzione potrebbe non trovare il 100% dell’approvazione” ammette Alessio Amantini responsabile del comitato Valmarecchia Futura “ma siamo anche consapevoli che rappresenterà la volontà della maggioranza. Tutti i sindaci sono interessati al progetto. Dispiace l’assenza del sindaco di Rimini a questo incontro” continua Amantini “la nuova strada dovrà necessariamente interagire con la statale 16 e con l’asse San Sepolcro-Rimini”.
“Dobbiamo essere raggiungibili” afferma il sindaco di Casteldelci Tonielli “è una necessità. Non è solo una città che deve essere connessa ma anche tutti i flussi turistici ed economici che permettono ad una realtà locale di vivere ed espandersi”.
Ad Anas sarà inviata tutta la documentazione prodotta in questi anni di studio e confronto.
Alla serata hanno anche partecipato alcuni ambientalisti che hanno espresso perplessità sull’impatto inquinante che una nuova infrastruttura viaria avrebbe sul territorio.

Le dichiarazioni:
Stefano Zanchini – Sindaco di Novafeltria
Il tema “Marecchiese” investe la nostra vallata ormai dagli anni ’80, iniziative popolari, manifestazioni, cortei di protesta, convegni e ipotesi di tracciato si sono susseguiti in tutti questi anni. Una strada ormai completamente urbanizzata con strettoie, attraversamenti, rotatorie, ponti con limiti di carico, ad altissima incidentalità sulla quale insiste un traffico veicolare di ogni tipo che in cinquant’anni si è decuplicato. Giova anche ricordare che durante il referendum del 2006 per il passaggio di Regione stravinto poi con l’83% dei consensi, i temi del governo del fiume e delle sue sponde, un turismo qualificato di vallata, ma soprattutto la sanità e una nuova strada Marecchiese sono stati quelli che più di ogni altro hanno contribuito al risultato plebiscitario. Oggi l’Alta Valmarecchia con i suoi 8 comuni è la quarta area interna della Regione Emilia Romagna, un’area quindi disagiata, con il più alto indice di vecchiaia della Provincia di Rimini, che la Strategia Nazionale per le Aree Interne intende sostenere con azioni dirette per accrescerne la competitività territoriale al fine di contrastare nel medio periodo, il decennale declino demografico. L’obiettivo è creare nuove possibilità di reddito e di assicurare agli abitanti l’accessibilità ai servizi essenziali (trasporto pubblico locale, istruzione e servizi socio-sanitari), nonché di migliorare la manutenzione del territorio. In questo contesto, i temi “infrastrutture” e “viabilità” rappresentano i principali elementi su cui si gioca la competitività di un territorio. Servono a creare occupazione in vari settori (turismo, scuola, formazione, cultura, sanità, imprenditorialità, agricoltura, servizi, ecc) soprattutto per le giovani generazioni il cui abbandono della Valmarecchia se voluto, deve essere una scelta consapevole e non una necessità di vita. Una strada più moderna, funzionale e sicura riveste un’alto valore strategico che potrà determinare un incremento degli investimenti, sostenere la competitività dei vari sistemi produttivi locali dando risposta ai bisogni e ai problemi reali delle imprese e delle famiglie. Un aumento di produttività nei vari settori e un miglioramento della qualità di vita delle nostre comunità locali. Un progetto strategico per contrastare lo spopolamento demografico ed il depauperamento economico dell’Alta Valmarecchia, ma utile anche ai comuni della Bassa Valmarecchia, sia come occasione turistica integrata, sia per consolidare e favorire rapporti imprenditoriali, trasportistici, culturali, formativi, socio-sanitari che devono essere integrati in una organizzazione unificata. Chi oggi è contro questo progetto di riqualificazione della Marecchiese dovrebbe però non solo dissentire, ma avanzare proposte costruttive e convincenti volte allo sviluppo futuro di questo territorio per contrastarne la perdita dell’elemento umano, non per noi, ma per i nostri figli e i nostri nipoti. Ritengo che oggi ci siano tutte le condizioni e soluzioni ingegneristiche per un progetto funzionale, a basso impatto ambientale, rispettoso del territorio, sul quale potranno e dovranno muoversi mezzi più moderni e meno inquinanti.
Cristian Maffei – Funzionario Provincia di Rimini
Noi abbiamo fatto uno studio che è parziale non ancora concluso, che verrà trasferito ad Anas a cui chiederemo a questo punto di fare progettazione definitiva della nuova Strada Marecchiese. Per il momento abbiamo fatto uno studio che analizza i flussi di traffico e tutta una serie di possibilità, ma non si è arrivati alla proposta finale che il sistema ha deciso di delegale ad ANAS. Gli amministratori hanno avuto degli incontri con il Governo ed è uscita fuori la cifra di 500 milioni di euro: non c’è niente di ufficiale, lo stanziamento verrà secondo quelle che sono le modalità con la quale si fanno opere pubbliche. Questa cifra, non essendo collegata ad un progetto, non sappiamo se è sufficiente o se è eccessiva.
Il livello adesso è un altro è quello di una progettazione di una grande struttura nazionale, fermo restando che ci vorrà la compatibilità ambientale. C’è anche una visione d’insieme in capo alla provincia per cui il progetto dovrà tenere conto anche della nuova Statale 16.
Sindaco di Verucchio Stefania Sabba, Presidente Unione dei Comuni.
Le conclusioni che si possono trarre da questa serata molto partecipata, è che il tema è molto sentito e quindi non può essere più trascurato. Il gestore ora è ANAS ed avrà un grande lavoro da fare che è quello d’individuare la vera soluzione. Ma è molto positivo il fatto che tutti i sindaci fossero presenti e abbiamo condiviso la necessità, confronti ce ne saranno ancora, probabilmente non semplici non leggeri. Però già aver messo a fuoco il problema insieme ed essere qui tutti assieme con l’intento di risolverlo ci fa ben sperare. E’ chiaro che l’esigenza, i flussi e i risultati degli studi sono molto diversi dall’alta valle alla bassa valle, quindi effettivamente dove individuare nuovi tracciati diventa molto complicato, in più l’unica proposta che è emersa dallo studio è stata poco rispondente al nodo cruciale di Villa Verucchio, per cui mi aspetto di analizzare e valutare nuove proposte.
Alessio Amantini Responsabile comitato Valmarecchia Futura
Sicuramente l’importante è che la serata è stata molto partecipata e discussa, siamo consapevoli che qualunque scelta progettuale verrà fuori non troverà sicuramente il 100% della condivisione perché è impensabile, però siamo consapevoli di rappresentare la maggioranza e soprattutto tutti gli 11 sindaci sono coesi e decisi di portare avanti questo progetto che ora passa ad ANAS con importante somma stanziata. A questo punto l’incognita diventa il tempo non siamo in grado di sapere quando arriverà una progettualità e dove passerà. La fortuna che prendendo in mano ANAS la progettazione tirerà una linea in autonomia che esulerà da quelle che possono essere le richieste dei singoli comuni e che ritengano il più conforme a un impatto ambientale e a costi e benefici. Peccato per l’assenza del Sindaco di Rimini.
Sindaco di Casteldelci Fabiano Tonielli
Sappiamo benissimo che per pianificare delle infrastrutture che nella nostra valle mancano da tanto tempo, ci vogliono dei passaggi. Questo passaggio ad ANAS è stato importantissimo, adesso c’è un ente dello stato che si dovrà occupare di fare questa progettazione. Però oggi noi abbiamo la necessità di essere raggiungibili, perché non è solamente più la nostra cittadinanza che deve essere connessa ma noi dobbiamo fare in modo di essere connessi con tutti quei flussi, turistici ed economici che possono venire a rivitalizzare la nostra economia. Credo che sia un enorme passo avanti, sono passati 4 anni. Critico la lentezza con cui siamo andati avanti però guardiamo al futuro con grande positività, dobbiamo fare capire alla nostra gente che lo sviluppo della nostra valle passa dalla viabilità.