Porta del Cinema Gambrinus tappezzata di messaggi: altre emozioni dopo il premio a Venezia

Messaggi affissi alla porta del cinema Gambrinus: così Pennabilli ha omaggiato Emanuela Stefani, titolare della sala

A cura di Redazione
06 settembre 2024 06:46
Porta del Cinema Gambrinus tappezzata di messaggi: altre emozioni dopo il premio a Venezia - PH ANTONIO PICCININI
PH ANTONIO PICCININI
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di Riccardo Giannini

Una gradita sorpresa per Emanuela Stefani, titolare del cinema Gambrinus, al ritorno a Pennabilli dopo l’emozionante partecipazione al Festival di Venezia e la consegna del premio Carlo Lizzani. Amici, amiche e compaesani hanno affisso alla porta del Gambrinus dei messaggi di congratulazioni, pensieri affettuosi e di ringraziamento, dedicati a Emanuela e alla famiglia Stefani, per aver fatto nascere e crescere un luogo dove poter celebrare la settima arte.

Emanuela è la figlia di Franco, primo gestore del Gambrinus, e ieri pomeriggio (giovedì 5 settembre) ha vissuto un’altra grande emozione, dopo la premiazione a Venezia: il gesto dei suoi concittadini l’ha infatti commossa e le ha dato un’ulteriore conferma dell’affetto e della riconoscenza per la sua determinazione e per il suo impegno, in un’epoca storica in cui i cinema soffrono la concorrenza dello streaming.

Il coraggio di Emanuela nella sua attività imprenditoriale è stato al centro del premio Lizzani, che le è stato consegnato mercoledì (4 settembre) all’hotel Excelsior del lido di Venezia: è stata riconosciuta dalla giuria quale esercente più coraggioso  “per la storia cinquantennale di una sala che è rimasta, in un territorio di ‘frontiera’ sull’Appennino tra Emilia, Toscana e Marche, un presidio della visione sul grande schermo del cinema italiano di qualità“.

Emanuela, emozionatissima, era accompagnata alla cerimonia dalle figlie Chiara e Francesca, nonché da una coppia di amici. La sua storia ha attirato l’interesse anche della Rai e di Repubblica, che le ha dedicato un articolo: “Apre il cinema 5 giorni su 7 e fa tutto da sola: cassiera, maschera, proiezionista e programmazione“. Sembra un (piccolo) miracolo ma è solamente una bella testimonianza della vivacità, tra mille difficoltà, del tessuto imprenditoriale dell’Alta Valmarecchia.

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