Il "coraggio" del cinema Gambrinus di Pennabilli premiato al Festival di Venezia
Il cinema Gambrinus di Pennabilli premiato a Venezia: premio Carlo Lizzani per "esercizio più coraggioso" nella categoria Imprese

Pennabilli ha avuto sempre un legame speciale con il cinema. Il maestro Tonino Guerra, il film “Burro” con Renato Pozzetto e anche le scene, girate a Ponte Messa, de “La prima notte di quiete”, film con Alain Delon.
Ma a Pennabilli è presente anche un’istituzione cinematografica: il Gambrinus, cinema che oggi è gestito da Emanuela, figlia dello storico gestore Franco Stefani, che proprio nel 2024 ha festeggiato i 50 anni di proiezioni (leggi il nostro articolo). Il 24 gennaio del 1974, infatti, il cinema ospitò la prima proiezione, quella del film “Questa specie d’amore” con Ugo Tognazzi.
Il Gambrinus riceverà il prossimo 4 settembre (ore 11), all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, un riconoscimento nell’ambito del premio Carlo Lizzani, durante il celebre festival cinematografico. Il Comitato, formato da Flaminia e Francesco Lizzani e da Francesco Ranieri Martinotti, presidente dell’Associazione Nazionale Autori Cinematografici, ha deciso di premiare il cinema come “esercizio più coraggioso” nella categorie Imprese.
Tra le numerose candidature ricevute il Comitato assegna il premio a Emanuela “il Premio “per la storia cinquantennale di una sala che è rimasta, in un territorio di ‘frontiera’ sull’Appennino tra Emilia, Toscana e Marche, un presidio della visione sul grande schermo del cinema italiano di qualità“.
Il Premio Carlo Lizzani nasce proprio con l’intento di valorizzare l’attività degli esercenti che “lavorano con mille difficoltà per mantenere il ruolo centrale della visione collettiva sul grande schermo delle opere cinematografiche”.
Il riconoscimento al Gambrinus è motivato dalla storia cinquantennale, dal fatto di trovarsi in un territorio di frontiera e di essere “presidio della visione sul grande schermo del cinema italiano di qualità“. Inoltre è stata riconosciuta anche la continuità nella gestione da parte della famiglia Stefani e l’impegno da parte di un esercente donna.
Per Emanuela Stefani la vittoria del premio è stata motivo di grande orgoglio: l’imprenditrice e insegnante scolastica, che si prepara alla trasferta veneziana per la consegna, dedica la vittoria al padre. “È stata una notizia meravigliosa, non appena mi è stato comunicato sono scoppiata in lacrime, ricevere il premio nell’anno del cinquantennale è poi una doppia emozione” racconta Emanuela.
Il cinema Gambrinus inoltre, proietterà nei mesi seguenti il film italiano vincitore del premio Carlo Lizzani, oltre alla pellicola del 2023 Invelle vincitrice della passata edizione.