Scambio di urine all’ospedale di Novafeltria: il caso arriva in Cassazione
Medico e infermiera accusati di falso e truffa per aver alterato i test antidroga di una 29enne coinvolta in un incidente

Il caso dello scambio di urine, che coinvolge un medico e un’infermiera accusati di favoreggiamento, falso e truffa, approda in Cassazione. (Vedi notizia) I due, già condannati a pene sospese di poco più di un anno, avrebbero alterato le analisi di una 29enne coinvolta in un incidente nel 2017 per evitare accuse di guida sotto effetto di droghe.
Il medico avrebbe usato la propria urina al posto di quella della ragazza, come confermato da indagini e analisi successive. La Ausl Romagna si è costituita parte civile per tutelare la propria immagine, puntando alla conferma della sentenza d’Appello. L’udienza finale è prevista per fine gennaio.