Strada Marecchiese: per la viabilità dell'Alta Valmarecchia il trasporto pubblico non è la soluzione

Strada Marecchiese, la politica si muove. E inizia la fase di progettazione. Modifiche alla viabilità sono fondamentali per evitare l'isolamento dell'entroterra

A cura di Redazione
10 aprile 2024 13:59
Strada Marecchiese: per la viabilità dell'Alta Valmarecchia il trasporto pubblico non è la soluzione - Foto di repertorio, strada Marecchiese
Foto di repertorio, strada Marecchiese
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di Riccardo Giannini

Eppur si muove. Da 4 anni il dibattito si è riacceso: l’Alta Valmarecchia ha bisogno di una nuova viabilità per non rimanere isolata dalla costa e urgono soluzioni. Al centro del dibattito c’è il tracciato della strada Marecchiese, che oggi non si distingue per sicurezza e per brevità dei tempi di percorrenza.

Si è partiti da un incontro in teatro, molto partecipato, occasione in cui è stata lanciata per la prima volta l’idea di un tracciato alternativo alla destra del fiume Marecchia (direzione monte-mare per intenderci). La politica locale si è mossa compatta e il passo successivo è stata la stipula di un protocollo con la Provincia di Rimini, sfociato poi in una consulenza affidata all’architetto Preger, un nome indicato in tempi non sospetti dal comitato Valmarecchia Futura, che in questo dibattito si è inserito con forza, facendosi portavoce delle idee di imprenditori e di cittadini alle prese tutti i giorni con il problema della viabilità.

Ora, a distanza di 3 anni dalla firma del protocollo, la progettazione, da parte dei tecnici di Anas, sta finalmente partendo. La strada Marecchiese è stata inserita dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’accordo di programma con cui Anas e Ministero definiscono gli ambiti di intervento, nel raggio di 4-5 anni.

Anas dovrà procedere per prima cosa con l’analisi dei flussi di traffico, poi procedere con l’inizio della progettazione e soprattutto con il confronto con i portatori di interesse, con i cittadini, con le amministrazioni locali.

E qui che si gioca la partita decisiva.

Nessuno vuole “spianare” l’Alta Valmarecchia per fare un’autostrada a 3 corsie e gli interventi dovranno limitare per quanto possibile l’impatto sul territorio. Ma allo stesso tempo è impensabile fare una piccola variante e pensare di risolvere il problema. E il trasporto pubblico non può essere la soluzione, in un momento in cui Start Romagna sta affrontando criticità significative, trovandosi da una parte a far fronte al pressing dei sindacati, e dall’altra a difendersi dal pressing di una certa politica che seleziona con attenzione gli argomenti più facili per conseguire consenso. Volendo riassumere, le criticità riguardano problemi di reperimento di autisti per l’azienda, da cui derivano anche un buon numero di corse giornaliere saltate; problemi di stipendi bassi per gli autisti, replicano i sindacati.

La famosa linea 160, che collega Novafeltria a Rimini, meriterebbe un potenziamento che potrebbe togliere qualche auto dalla strada, quella Marecchiese che fa registrare ogni giorno rallentamenti vari, affrontati anche dagli stessi autisti di Start.

La candidata sindaca a Verucchio del centrosinistra, Lara Gobbi, ha giustamente detto che la Valmarecchia dovrà farsi sentire sul tema Metromare, senza accontentarsi, come limite del tracciato, della fermata di Santarcangelo. Ma le tempistiche sono lunghissime e l’Alta Valmarecchia ha bisogno di soluzioni nel medio termine (il breve termine è purtroppo impossibile).

Si torna appunto alla fase di progettazione, da parte di Anas, di varianti e modifiche alla strada Marecchiese, per renderla più sicura e con tempi di percorrenza “più umani”. Ed è giusto quanto evidenzia la candidata sindaca Gobbi, che il Comune Verucchio debba difendere le proprie ragioni: Gobbi riferisce infatti di ipotesi di modifiche al tracciato della Marecchiese fortemente impattanti sul quadrante urbano di Villa Verucchio.

Ma una soluzione dovrà essere trovata, anche se la mia personale impressione è che essa debba necessariamente prevedere qualche compromesso, per non dire sacrificio. I sindaci di Alta e Bassa Valmarecchia finora si sono dimostrati sostanzialmente collaborativi e siamo sicuri che il Presidente della Provincia Sadegholvaad non sia insensibile agli allarmi dell’entroterra. Partecipazione e trasparenza sono sacrosanti, ma poi andranno prese anche delle decisioni. La speranza è che non inizi una lunga partita di ping pong, con un’infinita melina, per poi arrivare, tra qualche anno, al punto di partenza: “La Valmarecchia? Basta potenziare e sfruttare il trasporto pubblico..” e aspettare una chimerica tratta del metromare Santarcangelo-Novafeltria.

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