Nuova Marecchiese veloce, il progetto con una galleria. Ecco come sarà il tracciato
Il progetto è stato presentato alla cittadinanza martedì 21 gennaio al teatro Sociale di Novafeltria

di Riccardo Giannini
Teatro sociale di Novafeltria gremito, martedì 21 gennaio, per la presentazione del progetto relativo alla strada variante alla Marecchiese, un’infrastruttura destinata a rivoluzionare la viabilità del territorio riminese. I sindaci del territorio, il presidente della Provincia di Rimini Riziero Santi, imprenditori e cittadini hanno partecipato all’incontro che ha avuto il suo fulcro nell’intervento dell’ingegner Gianluigi Brizzi, chiamato a spiegare con dovizia di particolari il progetto della nuova strada parallela al fiume Marecchia (sulla destra per chi procede in direzione monte-mare), che collegherà Ponte Messa a Rimini in un tempo stimato di 35 minuti. Il tracciato totale sarà di 36,690 km: una prima parte formatada una strada extraurbana secondaria a due corsie di marcia, per un totale di 8,176 km, che collegherà Ponte Messa a Novafeltria; una seconda, formata da una strada extraurbana principale a quattro corsie, di lunghezza 28,322 km, che unirà Novafeltria al futuro casello autostradale di Rimini Fiera. Il tracciato della nuova variante alla Marecchiese prevede anche una galleria che sarà realizzata in località Montefotogno. La seconda parte della strada extraurbana a quattro corsie, dopo Pietracuta e prima della rotonda del ristorante il Domiziano, fino a Rimini, è ancora da definire: i progettisti hanno individuato due possibili itinerari. Per questo sarà fondamentale l’estensione del tavolo di confronto anche ai sindaci della Bassa Valmarecchia. “Il tema della viabilità riguarda tutti. Il progetto deve sposare la compatibilità con i territori dell’Alta e dalle Bassa Valmarecchia”, ha commentato il sindaco di Verucchio Stefania Sabba. E' stata anche definitiva la "roadmap" della progettazione esecutiva: dalla richiesta congiunta degli enti locali alla regione, si passerà alla successiva richiesta della giunta regionale al Ministero dei Trasporti e all'Anas, da qui saranno eseguiti lo studio di fattibilità, gli studi sul traffico, la valutazione delle possibili alternative e analisi dei costi-benefici, fino al compimento della progettazione esecutiva. Impossibile ancora pronunciarsi sulle tempistiche, ma la certezza è che servirà il massimo impegno degli enti locali per evitare che la strada rimanga un progetto sulla carta o sia “una strada che forse vedranno i nostri nipoti”, come rimarcato dal presidente della Provincia di Rimini Riziero Santi, che ha assicurato il massimo impegno dell’amministrazione provinciale. Toccherà al governo centrale concretizzare, nel tempo, questo progetto che si pone diversi obiettivi: in primis rendere la Strada Marecchiese meno congestionata dal traffico, con beneficio per i centro abitati alleviati dallo smog, per i cittadini che potranno spostarsi più celermente da una località all’altra, per le aziende che potranno contare su collegamenti stradali più rapidi ed efficienti, per i servizi di soccorso che potranno operare con maggior celerità. In secondo luogo “avvicinare” i sette comuni dell’Alta Valmarecchia alla Riviera apre interessanti scenari in ottica turismo, come evidenziato dal sindaco di Casteldelci Fabiano Tonelli: ”Questo progetto riflette una nuova visione di territorio che prevede la riqualificazione dei centri in funzione turistica”. Infine obiettivo primario è contrastare il crollo demografico e lo spopolamento dell’Alta Valmarecchia, che non sarà più un territorio isolato e lontano dalla popolosa Riviera.
“E’ un intervento che deve vederci tutti uniti, tutte le amministrazione e tutti i comuni interessati dalla strada, con la Provincia di Rimini che dovrà coordinare i lavori, ma anche tutta la società civile. L’elemento fondamentale è essere uniti, fare squadra. Così si possono ottenere i risultati”, ha commentato il sindaco di Novafeltria Stefano Zanchini, che ha aperto il dibattito. Il progetto vede in prima linea anche il comitato di imprenditori “Una nuova strada per lo sviluppo” e il comitato “Giovani per una nuova Marecchiese”. Per il primo comitato, ma anche in rappresentanza di Confindustria Rimini, ha preso la parola Alessia Valducci della Valpharma: “Crediamo veramente tanto in questa sfida e siamo vicini a tutte le istituzioni, dobbiamo collegarci con il mondo per portare lavoro. Serve una strada sicura e percorribile in tempi brevi, non è possibile una strada che colleghi a Rimini piena di buche: ieri per fare Ponte Messa-Rimini ho impiegato un’ora e mezza”. Per i giovani imprenditori è intervenutoAlessio Amantini, che ha sottolineato la necessità di un’infrastruttura per scongiurare il pericoloso isolamento dell’Alta Valmarecchia: “Questa è un’opportunità per dare un futuro a noi giovani. Abbiamo regalato a Rimini un entroterra che non aveva, ma i comuni perdono popolazione: è ora di farci sentire, chiediamo a Rimini un riconoscimento”.
La nuova Marecchiese è stata dunque il principale tema del dibattito, ma non solo.Il sindaco di Badia Tedalda, Alberto Santucci, ha chiesto un ulteriore intervento: un collegamento tra la Strada Provinciale Marecchiese e l’E-45, una bretella stradale di circa 4,5 km, senza la costruzione di viadotti e tunnel: “C’è uno studio dell’università di Firenze del 1994 che individua questa bretella, su un tracciato già esistente. Il Comune di Pieve Santo Stefano è d’accordo su questo intervento. Costo presunto per una strada a due corsie ampia circa 9 milioni di euro. Se si fanno altri 2-3 rettilinei sulla Marecchiese nel tratto toscano a Badia, in aggiunta a quelli già fatti dalla mia amministrazione, si può avere un altro importante collegamento tra i due territori”, ha spiegato il primo cittadino di Badia Tedalda.