Tecnopolo di Rimini: al via l’ampliamento da oltre 2 milioni per innovazione e ricerca
L’ampliamento del Tecnopolo di Rimini per migliorare ricerca e innovazione con nuovi spazi e laboratori


Entra nella fase decisiva il percorso che condurrà alla realizzazione dell’ampliamento del Tecnopolo di Rimini, il polo universitario dedicato alla ricerca e all’innovazione che ha sede negli spazi dell’ex Macello in via Dario Campana.
Si è aperta infatti ieri (giovedì 6 febbraio) la conferenza dei servizi che entro 60 giorni porterà alla definizione del progetto di fattibilità tecnico ed economica di un intervento pensato per offrire maggiori opportunità di sviluppo, con nuovi laboratori e attrezzature, potenziando le attività di ricerca industriale condotta dal polo riminese in particolare nell’ambito della economia circolare, della digitalizzazione, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Il progetto prevede un incremento degli attuali spazi adibiti dal 2017 ad attività di ricerca di complessivi 600 mq circa, attraverso la ristrutturazione e l’adeguamento del fabbricato “padiglione ex-ovini” e sarà demolito e ricostruito un nuovo padiglione adiacente.
L’importo previsto per l’investimento è stimato in 2,45 milioni, finanziati per 1,5 milioni di euro dalla Regione Emilia Romagna e per 950mila euro da risorse dell’Amministrazione Comunale.
“L’ampliamento del Tecnopolo è un intervento infrastrutturale importante perché va nella direzione di potenziare l’attività di ricerca del Campus di Rimini oltre che fornire opportunità e know how alle imprese e alle pubbliche amministrazioni del territorio“, è il commento dell’amministrazione comunale,
Il tutto, si evidenzia, “in una fase in cui continua la crescita e l’internazionalizzazione del polo riminese, confermate anche dai numeri diffusi ieri dall’Alma Mater rispetto al trend positivo delle matricole nel mostro Campus (+4% rispetto allo scorso anno accademico), la città continua a rinnovare il proprio impegno per l’ampliamento dei servizi e delle dotazioni a supporto della popolazione studentesca e per lo sviluppo e il radicamento della didattica e dell’attività di ricerca, nella convinzione della strategicità del ruolo dell’Università per il processo economico, sociale, tecnologico dell’intero territorio”.