Mattarella: “Lo sviluppo sostenibile è una conquista, non un peso di cui liberarsi”
Il Presidente della Repubblica a Tesero e Rovereto: “Con le guerre tornano le ombre dei secoli bui. La riconciliazione con l’ambiente è una questione sociale”

A quarant’anni dalla strage di Stava, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso parte alla cerimonia commemorativa svoltasi a Tesero, in Trentino Alto Adige, lanciando un messaggio chiaro e potente sulla necessità di uno sviluppo sostenibile, visto non come un fardello, ma come un traguardo prezioso.
"La prospettiva dello sviluppo sostenibile è stata una conquista conseguita a caro prezzo, una conquista della quale talvolta sembra che taluni vogliano liberarsi”, ha affermato il Capo dello Stato.
“Non ci sono alibi – ha aggiunto – riconciliarsi con l’ambiente è una questione che riguarda anche la coesione sociale”.
Parole che suonano come un monito, proprio in un luogo che fu teatro di una delle peggiori tragedie ambientali italiane del Novecento, causata da gravi responsabilità umane.
Successivamente, durante la visita alla Campana dei Caduti a Rovereto, Mattarella ha rivolto l’attenzione alle drammatiche conseguenze dei conflitti armati in atto nel mondo.
“Con le guerre di annessione territoriale, o con quelle in cui si spara e si uccide nei luoghi di preghiera o sui luoghi in cui si distribuisce acqua e cibo – ha detto – tornano a emergere ombre che appartenevano a momenti oscuri dei secoli bui”.
Il Presidente ha così ribadito il valore della pace, della memoria e della responsabilità collettiva, sottolineando come le sfide del presente – ambientali e geopolitiche – richiedano una rinnovata coscienza etica e civile.