Governo istituisce tavolo concessioni demaniali, Croatti: 'Male: esclusi Comuni e cittadini'
Per l'esponente pentastellato "prosegue la farsa del governo sulle concessioni'


“È istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per il coordinamento amministrativo, il tavolo tecnico consultivo sulle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali”. Lo rende noto Palazzo Chigi spiegando che “il tavolo, acquisiti i dati relativi a tutti i rapporti concessori in essere delle aree demaniali marittime, lacuali e fluviali, definisce i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, tenuto conto sia del dato complessivo nazionale sia di quello disaggregato a livello regionale e della rilevanza economica transfrontaliera”.
“Il tavolo – si legge nel comunicato – è presieduto dal Capo del Dipartimento ed è composto da due rappresentanti tecnici per ciascuno dei seguenti ministeri: Infrastrutture e trasporti, Economia e finanze, Imprese e made in Italy, Ambiente e sicurezza energetica, Turismo, Protezione civile e politiche del mare, Affari regionali e le autonomie, Affari europei. Ne faranno parte anche un rappresentante delle Regioni e i rappresentanti delle associazioni di categoria”.
E proprio la composizione del tavolo suscita le proteste del parlamentare riminese Marco Croatti (Movimento 5 Stelle), a causa dell'esclusione di “cittadini e Comuni”. “L'istituzione del tavolo dedicato alle concessioni demaniali – attacca Croatti – è quella mossa che a molti poteva far pensare a una Giorgia Meloni rinsavita rispetto ai pasticci eclatanti collezionati in sette mesi su questo fronte. Purtroppo però la farsa viene invece reiterata”.
Per Croatti “la presa in giro del governo va avanti, all’insegna della corbelleria delle spiagge come risorsa non scarsa”, “un principio-alibi per rifuggire all’impianto trovato nel ddl Concorrenza, votato lo ricordiamo anche da Lega e Forza Italia, che avrà conseguenze gravi per l’intero settore” che per l'esponente pentastellato rischia la paralisi. “Rimarchiamo – chiosa Croatti – che tra Consiglio di Stato, Corte Ue e Presidente Mattarella, la sveglia al governo Meloni sulle concessioni balneari è già stata suonata tre volte. Quanto ancora deve durare il teatrino?”.