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Novafeltria: l'anno scolastico per il Battelli inizia al Quirinale

Un inizio dell’anno scolastico particolare per l’Istituto Statale Comprensivo “Angelo Battelli” di Novaferltria che ha preso avvio dal Quirinale a Roma. Lunedì 23 settembre il Dirigente Scolastico Ann...

A cura di Redazione
26 settembre 2013 09:12
Novafeltria: l'anno scolastico per il Battelli inizia al Quirinale -
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Un inizio dell’anno scolastico particolare per l’Istituto Statale Comprensivo “Angelo Battelli” di Novaferltria che ha preso avvio dal Quirinale a Roma. Lunedì 23 settembre il Dirigente Scolastico Anna Rita Baldi, accompagnata dagli insegnanti Domenica Bartolini , Luciana Sabba, Ermes Santolini  in rappresentanza di tutto il personale dell’Istituto e Andrea Baldinini, in rappresentanza per circa 1200 alunni, hanno partecipato all’inaugurazione dell’anno scolastico al Quirinale.

Di seguito il racconto del Dirigente Scolastico Anna Rita Baldi.

E’ giunto, finalmente, il giorno dell’inaugurazione dell’anno scolastico al Quirinale e………il “Battelli” ci sarà!

Andrea Baldinini rappresenterà circa 1200 alunni, gli insegnanti Bartolini Domenica, Sabba Luciana, Santolini Ermes e la sottoscritta in rappresentanza di tutto il personale dell’Istituto.

Lunedì 23 settembre 2013, si parte, a bordo del bianco taxi del simpatico Moretti Riziero, alla volta di Roma! Il viaggio è divertente, d’altro canto, per chi conosce Riziero, è una cosa assolutamente normale!!

Ridendo, scherzando e condividendo i ricordi di gioventù, mentre Andrea silenziosamente ascolta e osserva quei compagni di viaggio che, inevitabilmente, vede in una veste diversa, meno formale…….., finalmente, giungiamo nella capitale.

Ho sempre amato Roma, dove ho studiato, dove ho vinto le mie prime sfide personali e non avrei voluto vivere in altro luogo, ma…….la mia strada mi ha portato altrove…….

Non divaghiamo!

Roma ci accoglie con il sole, un calore quasi estivo e la solita magica atmosfera……anche se un po’ caotica.

Dopo il pranzo nel Ristorante “La tana dei Re”, ci dirigiamo verso il Quirinale, varchiamo il grande portone e superiamo i doverosi controlli di sicurezza e, finalmente, una giovane “hostess” ci accompagna ai nostri posti. 

Siamo nel cortile del Quirinale, i rappresentanti delle scuole italiane muniti di magliette, cappellini e bandierine tricolori stanno, via via, prendendo posto mentre si stanno ultimando gli ultimi preparativi per il collegamento RAI e dare, così, inizio allo spettacolo “Tutti a scuola”.

Tutto è pronto……..siamo in diretta e tutti in piedi per cantare, con grande emozione, l’inno d’Italia suonato dall’orchestra degli alunni selezionati e provenienti da tutti i Conservatori d’Italia e cantato dai ragazzi di una scuola siciliana e dai cadetti delle scuole militari.

Sul palco si esibiscono piccoli e grandi allievi con maestria e originalità: gli alunni toscani delle superiori con il loro balletto “danno vita” alle opere di Leonardo Da Vinci, il giovane napoletano legge un suo testo letterario dedicato alla figura del nonno, morto per non aver ceduto alla malavita e al pizzo, i ragazzi della scuola dei Liutai di Cremona le cui mani producono gli strumenti musicali, gli stessi che, magicamente, prendono vita per merito della giovane orchestra di Archi……………….Tutti bravissimi!!

Mi emoziona l’intervento del Ministro Carrozza che sento vero, partecipato così come, sono autentici l’interesse e la passione per la scuola, per i suoi operatori e per il bene di tutti gli alunni che sono, come dice il Ministro, gli autentici protagonisti delle nostre scuole. La sento, appassionata, coinvolta, entusiasta, è proprio la persona di cui la Scuola ha bisogno!

E’ uno spettacolo, quindi, non possono mancare gli ospiti. Il primo è Flavio Insinna, un uomo dai profondi valori umani, prima che un pregevole attore che neanche il successo è riuscito a scalfire. E’ un uomo autentico e modesto che non disdegna di fermarsi, nel retroscena, per fare l’autografo ai ragazzi a  differenza di chi, invece, avvilisce gli studenti e, dopo il proprio intervento per promuovere se stesso, se ne va!.

Insinna racconta un simpatico aneddoto personale, ricorda, con il solito amore, il padre ormai scomparso e legge, o meglio, recita una lettera scritta da un padre a un maestro.

Mentre scorrono quelle emozionanti parole, penso al mio babbo e mi chiedo chi possa essere quel padre che affida il figlio al maestro e lo invita a insegnargli il valore della giustizia e della sincerità, la bellezza del sapere, ma, anche, l’importanza delle piccole cose, a essere gentile, ad avere coraggio delle proprie idee, a ridere e a piangere perché il pianto non è debolezza, a diventare uomo, ad avere fede e fiducia in se stesso “perché solo così può avere fiducia negli uomini”.

Questa lettera, di estrema attualità, è stata composta dal sedicesimo Presidente degli Stati Uniti, Abramo Lincoln nel 1830! Mi domando se davvero un padre di oggi chiederebbe le stesse cose a un maestro!

Dopo l’intervento del Presidente della Repubblica, i titoli di coda cominciano a scorrere sugli schermi a lato, segno evidente che la trasmissione e la festa volgono al termine.

Lasciamo il cortile del Quirinale, ci avviamo sul piazzale, dove il taxi ci attende e, salutati da un poetico tramonto come solo può essere quello romano, partiamo alla volta di casa, dove arriviamo a notte fonda.

E’ stata una giornata indimenticabile, per me, per Andrea e per tutti i presenti. Un’esperienza arricchente che non dimenticherò, l’ideale per trovare nuova linfa e vigore per continuare a fare questo meraviglioso lavoro con passione ed entusiasmo, per insegnare alle giovani generazioni, come desiderava Lincoln, ad affrontare le avversità della vita, a superarle per uscirne rinforzati e trasformati, per creare così, il “rinascimento” di questo Paese.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Anna Rita Baldi

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