Omicidio Pierina Paganelli: l'assenza del Dna di Dassilva non lo scagiona

Per i legali della famiglia della vittima, i risultati delle analisi genetiche non escludono la presenza del 35enne sulla scena del crimine

A cura di Redazione
09 febbraio 2025 09:12
Omicidio Pierina Paganelli: l'assenza del Dna di Dassilva non lo scagiona -
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L’assenza del Dna di Louis Dassilva sui reperti analizzati non è sufficiente a escludere la sua presenza sulla scena del crimine, dove il 3 ottobre 2023 è stata uccisa Pierina Paganelli. Lo riportano Il Corriere Romagna e gli avvocati Marco e Monica Lunedei, che rappresentano i figli della vittima, in contrasto con la difesa dell’unico indagato, secondo cui le analisi genetiche avrebbero escluso il 35enne senegalese dall’omicidio.

I legali della famiglia Paganelli sottolineano un principio fondamentale della genetica forense: l’assenza di prove non è prova dell’assenza. Se la presenza del Dna su un reperto indica la presenza di un soggetto, la sua assenza non garantisce che quella persona non fosse lì. Questo è particolarmente rilevante nel caso di Pierina Paganelli, poiché i reperti erano compromessi da muffe che hanno deteriorato le tracce biologiche, rendendo impossibili alcune analisi. Addirittura, il Dna della stessa vittima non è stato rinvenuto su oggetti che avrebbe dovuto contaminare, secondo i periti.

Gli avvocati Lunedei ribadiscono che gli esiti dei test non modificano il quadro indiziario preesistente, su cui si basava l’ordinanza di custodia cautelare per Dassilva, emessa prima dei test genetici. «Questo risultato non aggiunge né toglie nulla alle prove già raccolte, che indicano rilevanti indizi di colpevolezza a carico di Dassilva», affermano i legali.

Sono in corso ulteriori accertamenti su altri reperti, tra cui due chiavi, due telecomandi appartenenti a Paganelli e un paio di pantaloncini del figlio Giuliano Saponi, riconsegnati macchiati di sangue dalla moglie Manuela Bianchi, amante di Dassilva. I Lunedei hanno acconsentito a questi esami per evitare che reperti inutili possano alimentare dubbi infondati.

Intanto, si avvicina la data dell’esperimento giudiziale della camminata davanti alla telecamera cam3, previsto per martedì prossimo, un elemento su cui la Procura sembra puntare più delle analisi sui reperti danneggiati. «Le indagini sono ancora in corso – concludono i Lunedei – e potrebbero emergere nuovi elementi a rafforzare il quadro indiziario».

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