Altarimini

Rimini Calcio tra scivoloni e spending review: non va sprecato il credito

I procuratori hanno una considerazione alta di Rimini: l'iscrizione al fotofinish getta ombre

A cura di Redazione
08 giugno 2025 09:10
Rimini Calcio tra scivoloni e spending review: non va sprecato il credito - Stefania Di Salvo (PH Rimini Calcio)
Stefania Di Salvo (PH Rimini Calcio)
Condividi

di Riccardo Giannini

Nei giorni scorsi, parlando con i procuratori di Parigi e Langella, è stato confermato l'interesse di club di Serie B e di alta Serie C per due dei migliori giocatori della rosa biancorossa. Di fronte all'offerta irrinunciabile, partiranno. Altrimenti Parigi e Langella rimarranno felici a Rimini.

Perché la società della presidente Di Salvo, in questi due anni, si è guadagnata una buona reputazione in categoria, anche tra i procuratori. Ma qualche nube di è addensata in cielo: l'iscrizione al prossimo campionato, arrivata al fotofinish, non è certamente una bella cartolina in vista della prossima stagione. Crediamo che con la Covisoc non sia all'orizzonte nessuna sorpresa negativa, grazie anche al lavoro di due top player "della scrivania" quali Mercuri e Renzi, costretti a lavorare "sul filo di lana". Ma fino a iscrizione compiuta, si sono susseguite voci e mormori, anche su un importante canale televisivo nazionale, su un Rimini in difficoltà tra stipendi e fideiussioni. 

Qualcuno obietterà: e la Cittadella dello Sport? Non è essa la miglior cartolina da visita per il Rimini?

Per la Cittadella dello Sport alla Gaiofana è scesa in campo in prima persona la Responsible che sarà proprietaria dell'innovativo e moderno centro sportivo. Il Rimini Calcio è della DS Sport Società Benefit, presidente del sodalizio biancorosso è Stefania Di Salvo, moglie di Stefano Petracca, fondatore e presidente della Responsible. 

Un giorno il Rimini Calcio potrebbe non essere più della Ds Sport Società Benefit e la Cittadella dello Sport rimarrebbe alla Responsible. E con questo non sto insinuando che a breve termine il Rimini passi di mano. Ma semplicemente, sto evidenziando quello che all'occhio superficiale potrebbe non apparire. 

All'orizzonte, ad ogni modo, c'è una spending review. Dolorosa, perchè, secondo i rumors che filtrano, andrebbe a colpire gli staff tecnici, compresi quelli del settore giovanile. Il budget per l'allestimento della rosa 2025-26 non verrebbe sostanzialmente toccato. 

Lo scorso anno il Rimini non era tra la società "spendaccioni" ma nemmeno tra quelle parche: settima nel girone B per monte ingaggi, in lieve aumento rispetto all'anno prima quando i biancorossi erano invece la sesta società del girone per spesa per ingaggi.

Quest'anno, al contrario, molte squadre del girone B dovrebbero abbassare la spesa per l'allestimento della squadra, anche in previsione del salary cap 2026-2027. I presupposti per fare bene a Rimini dunque ci sono. Ora sta alla proprietà e ovviamente all'area tecnica guidata da Di Battista, far dimenticare gli scivoloni del -2 e dell'iscrizione al foto-finish, magari dovuta a burocrazia e a modus operandi consolidati, ma certamente non una bella cartolina verso l'esterno. Farli dimenticare con un mercato intelligente che renda la squadra competitiva. 

Per l'allenatore, invece, nessun volo pindarico: salvo nomi a sorpresa, il ballottaggio sembra essere tra l'ex allenatore della Primavera della Fiorentina Daniele Galloppa e Salvatore Sullo, lo scorso anno vice di D'Aversa a Empoli. Con la speranza di poter avere almeno un ciclo biennale e senza separazioni "brusche". Perché con Troise e Buscè sembra che tutto non sia filato liscio, ai titoli di coda del matrimonio con il Rimini.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social