Ibf è il Salone internazionale della bici che dal 2018 richiama l’attenzione del mercato europeo. Ad oggi è la piattaforma leader in Europa per il mercato della bici e della mobilità dolce. Tre giorni in cui l’industria rappresentata da oltre 600 marchi di settore si connette con consumatori, partner commerciali e mass media. «È a Ibf che vengono presentate le nuove tendenze e l’innovazione – spiegano gli organizzatori – Un’occasione per generare network, confermare la propria leadership con il grande pubblico e presentare al mercato le novità». Non mancano tavole rotonde e workshop su temi estremamente attuali quali la mobilità dolce sostenibile e il cicloturismo.
L’evento non si ferma però al circuito intitolato a Marco Simoncelli, ma si propone come incentivo alla valorizzazione dei luoghi vicini attraverso tre competizioni: La Gialla GF Strada, La Gialla Cicloturistica e La Gialla Gravel. Così «gli sportivi e gli appassionati possono salire in sella e vivere un’esperienza indimenticabile nei percorsi che attraversano paesi ricchi di storia e cultura, immersi nella natura romagnola e anche pesarese – spiegano da Ibf -. Si pedala dalla riviera di Rimini alla valle del Conca sul versante romagnolo, e al Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo sul versante marchigiano, fino agli affascinanti borghi in cui si respira un’aria particolare, intrisa di testimonianze storiche ed artistiche».
Secondo Gianluca Santilli, presidente dell’Osservatorio Bikeconomy: «Le ricadute economiche del cicloturismo sono state 4,7 miliardi nel 2021 e 7,4 miliardi nel 2022. Una crescita del 50 per cento, spontanea, perché non supportata da alcuna misura specifica. Ciò dimostra che il comparto ha enormi potenzialità di sviluppo, in grado di attrarre i turisti stranieri appassionati di un turismo attivo ed esperienziale. L’Emilia – Romagna è una regione leader in Italia per la bici, sia nelle città che nei territori, grazie alla rapida crescita generata in particolare dagli albergatori e dagli imprenditori del turismo della costa romagnola».