Sei ore per ricostruire parte dell’ esofago di un neonato affetto da una grave e rara malformazione. L’intervento è stato fatto nei giorni scorsi all’Ospedale ‘Infermi’ di Rimini. Il piccolo era portatore di atresia dell’ esofago, la mancanza della parte intermedia dell’esofago: una malformazione molto difficile da diagnosticare con gli esami prenatali, che provoca nascita prematura e che poi porta alla morte del neonato in breve tempo per polmonite chimica dovuta al riflusso dei succhi gastrici nelle vie respiratorie. Nel caso specifico la diagnosi prenatale è stata possibile ed è risultata confermata alla nascita del neonato. Il piccino, che a causa dell’immaturità e della malformazione di cui era affetto pesava soltanto un chilo e 700 grammi, è stato portato in sala operatoria poche ore dopo la nascita. L’intervento chirurgico, guidato da Silvana Federici, primario dell’Unità Operativa di Chirurgia Pediatrica, è stato effettuato con tecnica microchirurgica ed ingrandimenti. "In questa maniera – spiega Federici – è stato possibile lavorare su organi ‘in miniatura’ e ricostruirli in maniera corretta e funzionale". L’intervento è andato bene e ora, a circa due settimane di distanza, il piccino, libero da tubi, respira spontaneamente e può finalmente essere allattato, "con sua grande soddisfazione", spiega ancora la chirurga dei bambini.
6 ore per ricostruire esofago di neonato a Rimini
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