Ariminum Sviluppo Immobiliare, in una nota, esprime soddisfazione per il crescente dibattito sui lavori di riqualificazione dell'area di via Bassi. La nota è anche occasione per chiarire alcuni punti sviluppatisi nel dibattito. "A proposito delle puntualizzazioni del Comune di Rimini – si legge – crediamo importante sottolineare che il masterplan Rimini Life osserva le linee guida dal Programma Integrato di Edilizia Residenziale Sociale a cui il Comune ha aderito, presentando una manifestazione di interesse nel 2020". Da Ariminum Sviluppo Immobiliare arrivano rassicurazioni: "Abbiamo rispettato i principi del PIERS. La scelta delle funzioni pubbliche (la realizzazione di un asilo, di uno studentato universitario ecc., n.d.r.) è derivata da un'analisi sociologica approfondita, ma non costituiscono una condizione imprescindibile, perché queste rientrano nei contenuti del dialogo che speriamo sia possibile a breve affrontare con l'amministrazione, prima di scegliere le funzioni più adatte".
Ariminum Sviluppo Immobiliare ribadisce che lo sviluppo dell'area passi necessariamente attraverso una condivisione tra i soggetti proprietari (la stessa Ariminum Sviluppo Immobiliare e il comune di Rimini), mentre l'ottenimento dei contributi pubblici, per la realizzazione delle residenze pubbliche e sociali, ha come requisito il rispetto di parametri, dai quali conseguono i punteggi che stabiliscono la graduatoria per i finanziamenti stessi. "I parametri parlano di una generale rigenerazione urbana ed ambientale, prioritariamente attraverso interventi di recupero e ristrutturazione di immobili esistenti, di demolizione e successiva ricostruzione in contesti urbani urbanizzati, o anche attraverso l'acquisto di immobili da destinare a ERP/ERS, in coerenza con le politiche regionali dirette a contenere il consumo del suolo", scrive Ariminum Sviluppo Immobiliare.
In merito all'ufficio mobile, iniziativa del comune di Rimini per raccogliere idee della popolazione sulla riqualificazione dell'area, Ariminum Sviluppo Immobiliare eivdenzia che su 22.000 abitanti residenti nella circoscrizione, solamente in 124 si siano espressi finora.
Ultimo capitolo quello dedicato al "no" di Confesercenti al nuovo centro commerciale: "esiste una legge sulla liberalizzazione del commercio che non può avere ostacoli pregiudiziali". "L'area di via Bassi – spiega la nota – dal 1999 è conformata e attrezzata per ospitare una media struttura di vendita, come si evince dal piano integrato del 1999, dal PSC vigente e dalla manifestazione di interesse al PIERS presentata dalla stessa amministrazione comunale". Ariminum Sviluppo Immobiliare critica l'intervento di Confesercenti, in quanto "sembra più importante non far costruire il supermercato, anche a costo di lasciare in piedi il transatlantico di macerie che oggi tutti vediamo come una ferita sanguinante, lasciando via libera a microcriminalità e degrado".