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Traffico Rimini: i disagi dei cittadini di via Bagli e via Tonale

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Riceviamo e pubblichiamo la lettere giunta in redazione dai residenti di via Bagli e via Tonale circa i disagi a causa del traffico in zona.

I cittadini delle Celle ed i residenti di via Bagli hanno appreso con sconcerto la decisione dell’Amministrazione comunale di non effettuare la chiusura di via Stiria in corrispondenza dell’intersezione con la statale Adriatica neanche ora che viene attuata l’ordinanza per la regolamentazione della circolazione in via Bagli e chiedono di riconsiderare tale decisione perchè del tutto illogica alla luce delle considerazioni da troppi anni espresse in molteplici incontri  con gli Amministratori ed in numerosi documenti trasmessi agli stessi, considerazioni che  ancora una volta vogliamo ribadire.

Il Comune di Rimini ha investito oltre 50 milioni di euro  per  ottimizzare la circolazione veicolare per il  quartiere fieristico e per le zone limitrofe e per  fluidificare la circolazione di l’accesso /uscita dalle statali n.16 Adriatica e n.9 Emilia.
Sono stati realizzati 2 svincoli sulla via Emilia ,uno svincolo sull’Adriatica in zona Celle nonché l’adeguamento dello svincolo di Viserba; contemporaneamente l’Anas ha realizzato una rotatoria di largo raggio all’intersezione delle due statali.
 Dopo questa imponente opera di riorganizzazione della viabilità nell’area appare del tutto illogico   tenere ancora aperta  la troppo precaria immissione/uscita dalla statale alla via Stiria.

Se poi  nell’ampio quadro programmatico portato avanti dall’Amministrazione, la via Stiria avesse rivestito questo fondamentale ruolo  di canale “scolmatore di traffico”perché non sono stati realizzati contestualmente a svincoli e rotatorie anche quegli interventi necessari a mettere almeno in sicurezza  quell’intersezione?  

Sulla statale Adriatica in corrispondenza di questa via non esistono corsie di accelerazione/decelerazione,non esiste un’illuminazione adeguata che faccia percepire la presenza dell’ incrocio;in estrema sintesi quell’intersezione non presenta le condizioni minime di sicurezza per una strada con quel livello di veicoli in circolazione e con quelle caratteristiche geometriche:due corsie per senso di marcia poste in prossimità del dosso che scavalca la ferrovia Rimini – Bologna.
I gravissimi sinistri che in passato si sono verificati in questo punto   non lasciano dubbi sulla scelta da effettuare e non possiamo credere che qualcuno possa dormire sonni tranquilli solo  perché recentemente non ci sono stati  incidenti di rilevo. Sembra aberrante  aspettare il morto per intervenire ,quando sono ampiamente documentate le condizioni di pericolosità e sono  stati realizzati da anni gli interventi funzionali a rimuovere le condizioni di criticità evidenziate.

Occorre inoltre valutare l’effetto che il travaso improprio di un numero rilevante di veicoli (a velocità elevate) dalla statale alla via Bagli,  attraverso  la via Stiria, ha provocato e continuerà a provocare  su quella strada che la stessa Amministrazione intende  riqualificare come zona 30  e quindi con caratteristiche prettamente residenziali.
Da troppo tempo i residenti chiedono di attuare quanto ampiamente previsto dalle norme per la pianificazione del traffico:
1) Mantenere la circolazione veicolare di attraversamento sulla rete principale (statale Adriatica,via Emilia,via XXIII settembre) adottando ogni accorgimento per proteggere la via Bagli e le vie ad essa collegate  dagli  automezzi non aventi origine/destinazione interna.
2)  Chiudere la via Stiria  è quindi condizione necessaria per rendere la via Bagli  una strada residenziale   e per poter quindi  inserire, nel rispetto delle norme vigenti, rallentatori  adatti a rendere effettivo il rispetto dei limiti di velocità di 30 km/h previsti dall’ordinanza sopra richiamata.

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