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L’industria dell’accoglienza a Rimini tiene, Gnassi: nei primi 6 mesi più italiani, meno stranieri

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"I primi 6 mesi del 2015, per il territorio provinciale riminese, si chiudono con un lieve incremento di arrivi (+0,9) e un equivalente, lieve decremento di presenze turistiche (-1,1%). Un dato che conferma la sostanziale tenuta dell'industria dell'accoglienza locale". Il presidente della Provincia di Rimini, Andrea Gnassi, ha commentato i dati relativi all'afflusso turistico nei primi sei mesi elaborati dalla Provincia. "Un semestre – sottolinea Gnassi – che, via via, sta mettendo in luce alcune dinamiche degne di riflessione. La prima: vi è un sensibile aumento del mercato nazionale (+6,3% arrivi e +4,2% pernottamenti) dopo alcuni anni di stagnazione o addirittura diminuzione. Un incremento trainato soprattutto dai flussi provenienti da Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Il secondo elemento: a una prima verifica, necessitante di ulteriori riscontri, sui numeri hanno avuto effetto positivo ponti e eventi turistici di punta. Dai mesi primaverili, la forza delle proposte messe in campo da diversi Comuni ha trainato in alto arrivi e presenze e abbiamo ragione di credere che questo trend venga confermato per l'estate. Il terzo elemento: le difficoltà sul fronte degli arrivi internazionali, dovuta principalmente alla decisa flessione del turismo russo verso l'Italia (Versilia e Sardegna lamentano da mesi il crollo dei flussi turistici dai Paesi ex sovietici), che – a parte il mese di maggio – è stata una costante sia per l'intero 2014 che per il primo semestre 2015 (chiuso complessivamente con un -18,8% negli arrivi internazionali). Tra le note positive del mercato estero, continuano a crescere i tedeschi (+0,1%), i francesi (+10,8%), gli inglesi (+ 11,4%) e gli svizzeri (+ 5,1%)".

Per quanto riguarda i parziali mensili nel territorio provinciale, secondo il presidente della Provincia di Rimini c'è stato "un maggio record (+26,1% arrivi e +25,9% pernottamenti), un giugno in chiaroscuro anche a causa del maltempo registrato nelle due settimane centrali (-3,9 % arrivi e -2,2% presenze), febbraio e marzo discreti (rispettivamente +3,8% e +3% negli arrivi) e un aprile in affanno (-18,5% arrivi). Il risultato semestrale è in linea con dell'analogo periodo del 2014 e superiore a 2013 e 2012, pur con caratteristiche diverse nella sua formazione (prima più stranieri e meno italiani, dallo scorso anno più italiani e meno arrivi internazionali)".

Intatto nonostante la crisi, secondo Gnassi "l'appeal della provincia di Rimini, anzi gli eventi, spingono in alto i numeri, dimostrando come il cosiddetto software produca tangibili riscontri in termini di 'giro' e dunque di capacità di spesa e occupazione".

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