La battaglia per l'ospedale Sacra Famiglia di Novafeltria avrebbe scatenato – per il Consigliere Provinciale Associato dell'Alta Valmarecchia Livio Cursi – una ritorsione dell'Ausl e il conseguente slittamento del completamento della Residenza Sanitaria per Anziani (Rsa). Il teorema di Cursi nasce dalla sparizione dal capitolo investimenti 2015-2017 ("Pagina 41 del Bilancio Previsione dell'Ausl Romagna", spiega Cursi) delle somme (oltre 3 milioni di euro) destinate all'intervento in Alta Valmarecchia. Nel dettaglio Cursi spiega che "entro il 2014 sarebbe stato progettato e appaltato il primo stralcio della struttura, quello che riguarda la Casa per anziani vera e propria, con termine dei lavori per metà 2016 (15 mesi per la realizzazione delle opere)". Per quel che concerne il secondo stralcio ("il completamento della sede dei servizi distrettuali") dovrebbe essere appaltato entro il 2017 con fine lavori previsti per gli ultimi mesi del 2018. Cursi conclude spiegando che "l'intervento avrà un costo complessivo di 5,2 milioni di euro (3,2 milioni per il primo stralcio e 2 milioni per il secondo)": 3,5 milioni dall' Ausl Romagna, 1,5 milioni dalla Regione Emilia Romagna e 200.000 euro dai Comuni dell'Alta Valmarecchia.
Cursi attacca il dg Marcello Tonini: secondo il Consigliere, l'Ausl non avrebbe gradito che in Valmarecchia qualcuno stia "alzando troppo la cresta" (il riferimento è alla battaglia portata avanti come portavoce del Comitato di cittadini "Giù le mani dall'Ospedale di Novafeltria"), guastando il suo progetto di depotenziare il Sacra Famiglia trasformandolo in un ospedale di comunità. In merito il dg dell'Ausl non ha mai espresso una posizione ufficiale, relativamente ad una propria volontà di depotenziare il nosocomio novafeltriese, ma già in passato Cursi lo aveva punzecchiato (vedi notizia precedente) sul tema. Il presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini e l'assessore alla Sanità Venturi si erano già espressi in senso contrario, dando rassicurazioni sulle risoluzioni votate in Consiglio Regionale: all'ospedale di Novafeltria verrà riconosciuto il ruolo di servizio in un'area disagiata, come da decreto Balduzzi.