Potrebbe riaccendersi il faro a Rocca delle Caminate nel forlivese per attrarre turisti. Il monumento era solito illuminarsi nei momenti della visita di Mussolini nella sua terra natale. La luce "irradiava" tutta la Romagna ed era ben visibile anche da Rimini e dall'entroterra. Una decisione che passa da motivazioni "storiche" e "turistiche" ma che ad altri sembra una "apologia del fascismo".
"Con una decisione quantomeno discutibile – ha scritto Berretta – della Provincia di Forlì, condivisa anche dal sindaco di Predappio, si vorrebbe tornare ad accendere quel faro in cima alla torre, con l'obiettivo di attrarre i turisti nei luoghi che furono frequentati da Mussolini". Nell'interrogazione a Minniti si chiede di valutare se anziché di iniziativa turistica questa vicenda non rappresenti piuttosto un caso di apologia del fascismo.
"Invito il collega Giuseppe Berretta a venire in Romagna, a conoscere le persone di cui parla nella sua interrogazione, a rendersi conto di chi sono le persone di cui parla, dei luoghi di cui scrive, di che cos'è la Rocca delle Caminate restaurata, di quali sono i progetti che annualmente vengono sostenuti dagli enti locali per l'educazione dei giovani all'antifascismo, per la promozione delle iniziative di commemorazione degli eccidi fascisti, per mantenere viva la memoria, per guardare negli occhi la nostra storia". Così in una nota il deputato Marco Di Maio, della Presidenza del Gruppo Pd, ha replicato al collega di partito Berretta. "Scoprirà – ha aggiunto Di Maio – un realtà totalmente diversa da quella che ha vagheggiato nella sua interrogazione. Pensare che la riattivazione del faro della Rocca possa rappresentare un'ipotesi di reato di apologia di Fascismo e interrogare per questo il ministro Minniti, che è alle prese con questioni di enorme portata, rasenta il ridicolo. Conosco il collega Berretta e conosco la sua buona fede, quindi confido che questa interrogazione possa essere derubricata come un incidente di percorso".