A Cattolica apre il primo "Cau" per i casi meno gravi: ecco come funzionerà
Da gennaio sono previsti ulteriori 7 'Cau' in diverse località, tra cui Santarcangelo e Novafeltria

La sanità dell’Emilia-Romagna prosegue il suo percorso di trasformazione, concentrato sull’assistenza in situazioni di emergenza e urgenza. Lunedì 18 dicembre sono stati aperti i primi due Centri di Assistenza Urgenza (CAU) della Romagna a Cervia e Cattolica. Questi centri, collocati presso la Casa della Comunità San Giorgio di Cervia e l’ospedale Cervesi di Cattolica, dipendono dalle Cure Primarie e sono gestiti da medici e infermieri specializzati, pronti ad assistere pazienti con problemi urgenti ma non gravi, disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con accesso diretto.
L’Azienda Sanitaria ha delineato una strategia che prevede l’apertura di ulteriori 7 CAU in diverse località della Romagna a partire da gennaio, (Cesenatico, Mercato Saraceno, Santarcangelo, Ravenna, Novafeltria, San Piero in Bagno e Santa Sofia) con l’obiettivo di raggiungere 21 CAU entro il primo trimestre del 2025 sull’intero territorio.
Il focus principale della riforma è il potenziamento delle Cure Primarie per indirizzare meglio i pazienti, riducendo l’afflusso ai Pronto Soccorso dove attualmente il 60% dei casi riguarda situazioni non gravi.
I CAU forniscono una serie di servizi, tra cui visite mediche, certificazioni, trattamenti farmacologici, prescrizioni terapeutiche per nuove patologie o terapie essenziali, nonché interventi chirurgici minori come sutura e medicazioni.
All’ingresso del CAU, gli infermieri intervistano i pazienti per valutare le loro esigenze, seguiti da una visita medica e, se necessario, da approfondimenti diagnostici come elettrocardiogrammi, radiografie ed esami di laboratorio. Il medico del CAU può anche prescrivere ulteriori test specializzati, il cui esito viene valutato dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera Scelta, senza richiedere un ritorno al CAU.
Il percorso clinico dei pazienti viene documentato nel Fascicolo Sanitario Elettronico, accessibile a tutti i cittadini assistiti della Regione.
Alcuni servizi di base, come la visita e alcuni esami diagnostici, sono gratuiti per i residenti o assistiti regionali, mentre altri possono richiedere un contributo di 20 euro per i non residenti.
Viene fornito un elenco dei sintomi e dei disturbi trattati nei CAU, che includono ma non sono limitati a mal di testa lieve-moderato, ustioni minori, disturbi della vista, dolori muscolari e articolari, e altri sintomi non gravi.
Per patologie gravi come dolori toracici o difficoltà respiratorie, resta fondamentale chiamare il numero di emergenza 118 o rivolgersi direttamente al Pronto Soccorso.
