A Rimini un pic-nic solidale per ricordare don Oreste

Venerdì 5 settembre una serata di condivisione, musica e testimonianze per celebrare il centenario del sacerdote

A cura di Redazione
03 settembre 2025 11:07
A Rimini un pic-nic solidale per ricordare don Oreste -
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Un telo steso sulla sabbia, piatti portati da casa e la gioia di condividerli con chi si ha accanto: sarà questa l’atmosfera del pic-nic solidale in programma a Rimini venerdì 5 settembre dalle 19 alle 24. L’evento si inserisce all’interno delle “Giornate di don Oreste”, organizzate in occasione del centenario della nascita di don Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, e sarà un modo per riscoprire la sua eredità fatta di gesti concreti e scelte radicali verso gli ultimi. L’invito è a portare qualcosa da mangiare per sé… e per un amico in più, immaginando di sedersi accanto a chi vive nelle realtà di accoglienza della città o ha vissuto l'esperienza della strada, così che non sia un semplice pic-nic ma l’invito, nel ricordo di don Oreste, a trasformare momenti quotidiani — una tavola imbandita, un pasto condiviso, un sorriso donato — in segni tangibili di giustizia e fraternità, che racchiudono l’essenza del messaggio più potente del sacerdote romagnolo: mettersi accanto agli ultimi, condividere, fare famiglia, perché “la gioia è più grande quando viene condivisa”.

Nascerà così una serata che non sarà solo occasione di convivialità, ma anche di festa, musica e testimonianze, per parlare anche della campagna solidale “Un Pasto al Giorno” nata con don Benzi nel 1985 la quando, colpito dal racconto di una missionaria della Comunità in Zambia, si rese conto che con 10mila lire al mese si poteva salvare chi stava morendo di fame garantendogli, appunto, almeno un pasto al giorno. Da allora quell’idea si è trasformata in un’iniziativa permanente - e dal 2009 in un grande evento di piazza che si ripete ogni anno - che permette alla Comunità di garantire 7 milioni e mezzo di pasti ogni anno nelle sue mense e nelle sue realtà di accoglienza in Italia e in 40 Paesi del mondo.

Non a caso pochi giorni dopo il pic-nic, il 27 e 28 settembre, tornerà in tante piazze e parrocchie italiane la mobilitazione nazionale di “Un Pasto al Giorno”, che unirà migliaia di volontari per richiamare l'attenzione sull'emergenza fame. Un filo unico, infatti, lega questi due eventi: condividere il pane, ma anche la responsabilità, proprio perché la carenza di cibo non è un problema lontano, ma un’urgenza che riguarda anche il nostro Paese: secondo il Rapporto Caritas “La povertà in Italia” del 2025, sono 5 milioni e 694 mila le persone in povertà assoluta (pari al 9,7% della popolazione), quasi un italiano su dieci; famiglie che per lo più non dispongono di risorse economiche sufficienti ad avere un’alimentazione adeguata. Numeri, questi, che rendono ancora più attuali le battaglie di don Benzi, ed è per questo che condividere un pasto, un racconto o un sorriso diventa più che un gesto simbolico: è un atto concreto che richiama il suo impegno a “fare posto a tutti” intorno alla stessa tavola, ricordando che nessuno deve restare indietro.

Quando venerdì sera ci sarà chi stenderà la tovaglia, chi offrirà il proprio piatto, chi si fermerà ad ascoltare, nascerà un mosaico di volti e di storie, di cibo condiviso e di sorrisi. Sarà un modo per rendere attuale, vivo e concreto il sogno di don Oreste: trasformare una semplice cena condivisa in un segno di giustizia che parla al mondo intero.

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